Borse deboli e Spread di Italia e Spagna di nuovo in rialzo con i mercati che, dopo aver assorbito l’effetto Draghi, sono ora in attesa della decisione della Corte Costituzionale tedesca sulla legittimita’ del Fondo salva-Stati Esm e delle mosse della Federal Reserve per ridare slancio all’economia americana. Il differenziale di rendimento tra il Btp decennale e il Bund tedesco chiude in crescita a 363 punti dai 350,8 punti di venerdi’, col tasso sul decennale al 5,18%. La forbice Madrid-Berlino si allarga a 415 punti col rendimento dei Bonos al 5,70%.
A pesare sul mercato dei titoli di Stato, spiegano gli analisti, sono le condizioni legate allo scudo antispread della Bce, che potrebbero scoraggiare i Paesi a rischio dal chiedere aiuto ma anche le nuove preoccupazioni sulla Grecia. Il premier greco Samaras non e’ riuscito ancora a trovare un’intesa con gli alleati di governo su un nuovo pacchetto di misure, necessario per l’accordo con la Troika e volto a sbloccare una nuova tranche di aiuti per Atene. Sullo spread dell’Italia incide tuttavia anche il dato del Pil nel secondo trimestre, rivisto in peggio a -0,8% da -0,7% della prima stima rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Segnale questo che la recessione in Italia si sta intensificando. Seduta senza grandi spunti per Piazza Affari che, in linea con le altre Borse europee, ha ondeggiato per tutta la giornata attorno alla parita’ per chiudere poi con un -0,11%. Ci sono stati ancora forti acquisti sul Monte dei Paschi di Siena, col titolo in rialzo del 5,84%, mentre e’ andata a picco Rcs Mediagroup con un tonfo del 16,52%. Londra (-0,03%) e Francoforte (-0,01%) hanno chiuso invariate, mentre Parigi (-0,37%) e Madrid (-0,32%) hanno terminato in lieve calo.
Oltre all’attesa per la decisione della Corte Costituzionale tedesca e della Fed, le Borse del Vecchio Continente oggi sono state appesantite anche da dati macro piuttosto deludenti provenienti dall’Asia.
In Giappone l’economia ha segnato ad aprile-giugno una crescita trimestrale dello 0,2% e una annualizzata dello 0,7%, al ribasso rispetto ai dati diffusi dall’Ufficio di gabinetto lo scorso mese. Mentre in Cina sono cresciute meno del previsto le esportazioni ad agosto: +2,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, contro una stima del 3%. Mercoledi’ alle 10 i giudici della Corte Costituzionale tedesca stabiliranno se il Fondo salva-Stati Esm e’ compatibile o meno con la costituzione della Germania. Il giorno seguente il Presidente della Fed, Ben Bernanke, si pronuncera’ sulle decisioni della Banca centrale Usa.
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