L’Europa chiude in rosso una seduta iniziata piatta ‘affondata’ nel pomeriggio dalle dichiarazioni del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha comunicato la revisione al ribasso delle stime sul Pil dell’Eurozona nel 2013. La Banca centrale europea, infatti, ha nuovamente tagliato le sue stime per la crescita dell’Eurozona per il 2013, ora a -0,6% contro -0,5% indicato tre mesi fa.
A incassare peggio il colpo e’ Milano che, in finale, allarga le perdite con le vendite che colpiscono duramente i bancari mentre lo spread fra Bund e Btp a 10 anni, che in mattinata aveva aperto a 262 punti, supera i 280 punti.
Al termine delle contrattazioni il Ftse Mib segna un brutto -2,63% e l’All Share a 2,44%. E’ andata meglio tra le consorelle con Amsterdam che cede lo 0,99%, Bruxelles a -0,57%, Parigi a -0,99%, Francoforte a -1,19%, Londra -1,30%, Madrid -0,72%.
Sul paniere principale affondano i bancari, tra i quali piu’ titoli sono stati sospesi nel pomeriggio per eccesso di ribasso. Crolla Mps a -8,08%, seguita da Ubi Banca (-6,16%), Banco Popolare (-5,235), Bper (-5,02%), Unicredit (-4,65%), Intesa Sp (-4,495), Mediobanca (-3,82%), Bpm (-3,345). Forti vendite anche per Fiat che termina la seduta cedendo il 6,48%.
Male il comparto energetico con Eni a -1,85%, Saipem -1,86%, Snam -2,73%, Enel Green Power -3,13%, A2a -1,81%. Giu’ gli industriali con Finmeccanica a -2,13%, Ansaldo a -2%, Stm -1,82%, Autogrill -1,54%, Campari -1,06%. Pochi i titoli in positivo con Buzzi in rialzo dello 0,77%, Tod’s a +0,37%, Pirelli a +0,11% e Parmalat che registra acquisti frazionati a +0,08%.
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