Enrico Borghi, deputato del PD, responsabile Sicurezza nella segreteria del PD e componente del Copasir, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
No Vax indagati, ipotizzavano violenze su Telegram. “Esiste una minoranza di persone che esprime la loro opinione di contrarietà alle misure del governo – ha affermato Borghi -. All’interno di questa minoranza c’è chi in maniera del tutto strumentale utilizza queste posizioni per attività di carattere sovversivo, come dimostrano l’acquisto di armi e la minaccia di attentati. Le forze politiche non devono in alcun modo concedere legittimità a chi pensa di utilizzare la violenza nel quadro della politica. E’ già successo in passato e abbiamo visto come è finita, con il terrorismo di matrice politica. Non esiste una regia all’interno di queste proteste, esiste un magma che si auto alimenta all’interno della rete e qualcuno può pensare che di mettere in atto quello che viene scritto in queste chat. Dobbiamo diminuire la tensione dal punto di vista della dialettica e del rapporto sociale, non dare in alcun modo legittimità politica a chi pensa che la violenza sia uno strumento. Minoranze, per quanto organizzate, non devono mettere in discussione i diritti della maggioranza delle persone. Se invertiamo il meccanismo e corriamo solo dietro alle minoranze ci dimentichiamo che il Green pass è uno strumento liberamente scaricato da decine di milioni di italiani, l’80% degli italiani si è vaccinato. La minoranza va rispettata, ma deve esprimersi in forme compatibili con il nostro regolamento. Lancio l’appello a chi partecipa a queste manifestazioni a prendere le distanze dai facinorosi e dai violenti perché questo va a scapito della loro credibilità”.
Sul Green pass in Parlamento. “La valutazione fatta dalla presidenza della Camera è che, essendo l’aula della Camera un luogo in cui i rappresentanti dei cittadini devono esprimersi senza costrizioni, in assenza di obbligo vaccinale non si può surrettiziamente introdurre un obbligo di Green pass. Secondo me sono questioni di lana caprina e un po’ speciose, io lo metterei l’obbligo di Green pass in Parlamento, non vedo il motivo per cui si debba differenziare un luogo di assembramento da un altro. Bisognerà convincere i deputati no vax”.