Claudio Borghi, deputato della Lega, sulla contesa tra M5S e Lega per quanto riguarda la premiership, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “Spero che non ci si vada ad incartare sulle parole o sui trucchetti matematici. Non è esattamente vero quello che dice Di Maio, cioè che ha preso più voti, perchè gli elettori di centrodestra hanno votato una coalizione, ben consci che il partito con il risultato migliore avrebbe espresso il premier”.
“Auspico che si vada a cercare una sintesi. Iniziare un dialogo con la controparte che dice: o è così o niente, non è incoraggiante. Prima guardiamo gli obiettivi da raggiungere per il Paese e poi vediamo con chi raggiungerli. Se noi siamo d’accordo sul fatto che potremo avere un’intesa su alcuni punti con altre forze politiche, troviamo la maniera. Se invece ci fermiamo subito sul fatto che non è importante come lo facciamo, ma è importante chi lo fa, allora partiamo col piede sbagliato”.
“Noi sulle presidenze delle Camere abbiamo voluto evitare che ci si arenasse come nelle precedenti legislature, quindi abbiamo deciso di fare un passo indietro. Dicono che Berlusconi è stato sconfitto solo perché è stato bocciato Romani. Io ho capito che in politica non si deve mai andare sul personale. Ogni volta che si vedono impuntature, poi alla fine si scopre che sono questioni personali. Io penso che ci debba essere un forte senso di responsabilità. Una cosa su cui gli elettori della Lega sono concordi è di non voler riportare al governo Boschi, Renzi, Minniti e Gentiloni. Su tutto il resto penso che i nostri elettori abbiano grande fiducia in Matteo Salvini, così come ce l’ho io”.
Sul reddito di cittadinanza. “Io ho sempre discusso come è stato presentato. Viene presentato dal M5S come un reddito universale. Questo però comporterebbe una spesa di 50 miliardi. Paradossalmente anche il figlio di un miliardario qualora restasse disoccupato lo prenderebbe. Se invece fosse un reddito mirato ai poveri, lo si dica, così si evita di illudere chiunque”.