Come sicuramente saprete già, anche quest’anno avremo la possibilità di accedere ad una serie di incentivi e di bonus nel caso decidessimo di ristrutturare la nostra casa.
Ebbene, nell’insieme dei suddetti bonus vengono inclusi anche incentivi e sgravi fiscali sull’acquisto dei nuovi elettrodomestici, a patto che siano eco-sostenibili e dunque dotati di un’etichetta energetica alta, indicante la presenza di un dispositivo a consumo ridotto.
Oggi passeremo dunque in rassegna i bonus elettrodomestici previsti dalla Legge di Stabilità 2017, e vedremo quali sono le condizioni minime necessarie per poterne usufruire in sede di ristrutturazione della casa, così da ottenere degli interessanti incentivi e da dotare le nostre abitazioni di elettrodomestici in grado di farci risparmiare sui consumi energetici.
Bonus elettrodomestici 2017: come accedervi?
Innanzitutto occorre chiarire che i bonus riguardanti gli elettrodomestici si trovano all’interno della categoria bonus mobili della Legge di Stabilità 2017, e che possono dunque essere sfruttati solo in caso di ristrutturazione dell’immobile in chiave eco-sostenibile. Questo significa che la classe energetica appartenente ai nuovi elettrodomestici dovrà essere di minimo A per i forni, e di minimo A+ per quanto concerne la lavatrice e gli altri elettrodomestici. Inoltre, i suddetti bonus possono essere applicati anche nel caso in cui vengano acquistati all’estero, solo che si rende necessaria una documentazione comprendente le ricevute del bonifico e dell’avvenuta transazione, insieme alle normali fatture di acquisto, che dovrebbero sempre contenere informazioni quali la specifica del bene acquistato e la quantità.
Seguendo queste regole, potrete ottenere l’accesso ai bonus e dunque alle detrazioni del 50% sugli elettrodomestici, entro e non oltre il canonico tetto di 10.000 euro. Infine, una importantissima precisazione: per richiedere il bonus, l’acquisto degli elettrodomestici dovrà avvenire successivamente alla data ufficiale di avvio dei lavori, e mai prima. Al contrario, le spese per la ristrutturazione possono essere successive a quelle sostenute per l’acquisto degli elettrodomestici.
Come leggere le etichette degli elettrodomestici?
Partiamo da una indispensabile premessa: la presenza delle etichette sugli elettrodomestici è obbligatoria dal dicembre 2010, e dunque qualsiasi elettrodomestico sul mercato deve possederne una. La classe energetica è al giorno d’oggi il criterio più importante secondo il quale vengono classificati gli elettrodomestici anche nei negozi o cataloghi online.
Ad esempio sul sito di un grande brand come LG, le lavatrici vengano catalogate secondo gli standard energetici, perché oramai è la cosa più importante di cui tenere conto quando si sceglie un elettrodomestico. Vediamo allora come interpretarle. L’etichetta presenta una lettera che può andare dalla G alla A, alla quale viene eventualmente assegnato anche uno o più “+”. L’etichetta massima per gli elettrodomestici come il frigo, la lavatrice ed il condizionatore corrisponde, dunque, ad A+++: in presenza di questa dicitura, avete la certezza che l’elevata classe energetica dell’elettrodomestico vi mette al riparo da sprechi e da consumi eccessivi, trattandosi di dispositivi progettati per abbatterli e dunque per tutelare l’ambiente e per garantirvi un risparmio importante nelle bollette.
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