"Il governo faccia i suoi passi, ci dica come intende intervenire sulle pensioni, poi noi faremo sapere alla gente la verità. Non si dimentichi che abbiamo pur sempre il potere di comunicazione e di orientamento": così il leader della Cisl Raffaele Bonanni, in un’intervista al Secolo XIX, parlando dell’ipotesi di un intervento sulle pensioni prospettata dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
"Questo esecutivo – aggiunge il sindacalista – invece di intervenire sui temi veri, quelli economici, scatena l’invidia sociale che appartiene solo alle culture più becere". "Se questo governo avesse davvero a cuore i giovani – continua – si occuperebbe di una realtà che non ha uguali in tutta Europa, e sto parlando delle false partite Iva. A Poletti dico che è venuto il momento di affrontare questo tema. Questa sì che è una truffa a milioni di giovani, una truffa che solo il cinismo della classe dirigente italiana può consentire".
E sul premier Matteo Renzi che parla di contratti a tutele crescenti per i neo assunti, Bonanni aggiunge: "Inutile che Renzi insista su questo tema. Peraltro il contratto a tutele crescenti a me potrebbe anche andare bene, ma solo ad una condizione: mettere fine ai contratti truffa. E nel mondo del lavoro tutto si tiene, dalle finte partita iva alle pensioni. E invece che fanno? Lasciano correre gli evasori fiscali; lasciano correre i cartelli che si occupano di energia, trasporti, autostrade, servizi di utility pubbliche e poi scatenano l’invidia sociale tra padri e figli, tra pensionati ed esodati, tra dipendenti e lavoratori autonomi".
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