Attraverso grandi pannelli il Museo della Civiltà contadina dell’Appennino – Piccolo Museo dell’Emigrante di Monghidoro, nel Bolognese, ripercorre le varie fasi dell’emigrazione italiana dal 1875 ai nostri giorni. Una sezione, arricchita da documenti, oggetti e testimonianze, è dedicata uomini e donne monghidoresi che sono emigrati in cerca di un futuro diverso.
L’esposizione racconta anche la Monghidoro di oggi, che da paese di emigranti, si è trasformato in paese di immigrati. Il Centro di documentazione mette a disposizione lettere, atti di convegni, interviste scritte e filmate, fotografie, 30 film, più di 200 libri, la maggior parte conservati e catalogati presso la Biblioteca “Mezzini” del Comune modenese e in parte consultabili presso il museo. E con una diretta streaming domani, alle 10.30, dalla pagina di Percorsi di pace, alla Casa per la pace Filanda di Casalecchio fa tappa – come riferisce Il Resto del Carlino – la mostra fotografica “Donne migranti” ideata dal Piccolo Museo dell’Emigrante, su progetto dell’architetta Teresa Paduano. Introducono la mostra Vittoria Comellini, curatrice del museo di Monghidoro, Paola Bosi, responsabile Auser Monghidoro, e un rappresentante dell’amministrazione comunale di Casalecchio, A seguire è prevista la proiezione di un video dell’Archivio Pedrelli: Italia Migrante, con il commento di Elisabetta Perazzo.