Andrea, figlio di Sebastiano Tusa, archeologo e assessore ai Beni culturali della Regione siciliana morto ieri nello schianto del Boeing 737 della Ethiopian Airlines, ricorda così il proprio padre: “Amava la Sicilia con tutto se stesso e aveva una fede incrollabile in questa Isola. Credeva nella forza della sua bellezza”.
“E’ stata la persona piu’ forte, determinata e innamorata del proprio lavoro e della propria terra che abbia mai conosciuto, un amore infinito, nonostante i tanti problemi e le tante persone che gli mettevano i bastoni tra le ruote. Credeva in quello che faceva, di piu’, credeva nelle potenzialità della Sicilia”.
Di lui i collaboratori dicono anche che non fosse solo un grande archeologo: era anche un conoscitore di tanti aspetti della vita artistica e delle ricchezze monumentali della regione. E aveva una conoscenza approfondita anche degli angoli piu’ sperduti e apparentemente minori della Sicilia archeologica: dimostrazione ulteriore di una competenza e di una passione autentiche.
Il Parco archeologico Valle dei Templi e la Strada degli Scrittori hanno deciso di ricordare la figura dell’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa con una serata a lui dedicata che si svolgera’ ad Agrigento il 6 luglio, nel teatro allestito lungo la Via Sacra, fra il Tempio di Giunone e il Tempio della Concordia.
“La vita e le pietre di Sebastiano Tusa” e’ il tema dell’evento, come annunciato dal direttore del Parco, architetto Giuseppe Parello, e da Felice Cavallaro per la Strada degli Scrittori. “Entrambi decisi – si legge in una nota – a coinvolgere gli studiosi e i protagonisti di tante battaglie condotte da Tusa, archeologo di fama mondiale e per anni Soprintendente del Mare della Regione siciliana, sul fronte dell’impegno per gli scavi archeologici, per la ricostruzione della storia siciliana e per la letteratura legata alla ricerca, alla valorizzazione e al godimento del patrimonio recuperato anche nei fondali marini”.