Francesco Boccia, deputato del PD e membro della Commissione bilancio della Camera, sulla candidatura a segretario del PD, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “Tutte le persone che mi vogliono bene mi dicono: ma sei proprio sicuro di volerti candidare? Ma chi te lo fa fare?. Potevo anche evitarlo, però io sono nato sul piano politico al tempo dell’Ulivo, ho visto nascere il PD, ora vedere queste macerie e sentire alcuni dire: non c’è più niente da fare, mi ha fatto pensare. Se non lo faccio vivrò col rimorso di non aver provato a ricostruire da queste macerie, se lo faccio la cosa peggiore che mi può capitare è di non vincere”.
“Io penso che ci sia una base di elettori in Italia che sicuramente non si sentono rappresentati dalla destra anti-europea che fa dei fili spinati, del protezionismo, dei dazi e del nazionalismo i suoi punti fermi. A questa destra ci si può solo contrapporre una sinistra vera, moderna, aperta, radicale nelle convinzioni che deve mettere insieme gli elettori rimasti e quelli che sono andati via. Quelli che sono andati via, anche se non piace sentirlo dire, sono andati al M5S. Alla manifestazione in piazza del popolo, c’erano tanti nostri ex elettori arrabbiati che hanno votato M5S e si ritrovano Salvini leader e vogliono tornare indietro, ma noi dobbiamo spiegargli perché è giusto che tornino da noi. Il legame tra popolo, periferie, luoghi del bisogno e istituzioni che la sinistra ha tradito perché a un certo punto ha strizzato l’occhio a una parte delle elite, ha pensato che l’establishment fosse il luogo del consenso quando invece è il luogo del potere. L’establishment deve capire che se sei egoista, se non sei attento al popolo, alla fine i barbari ti arrivano in casa. In Europa la responsabilità è soprattutto del Partito Popolare Europeo: Juncker, Merkel ma anche lo stesso Orban. Noi forse abbiamo fatto l’errore di non essere duri contro questo modello che non è né carne né pesce”.
Sul dialogo con il M5S. “Ai 5 Stelle glielo ripeto quotidianamente: che ci state a fare con la Lega? Loro fanno spallucce, dicono che ci avevano provato con noi ma noi abbiamo risposto picche e non nelle sedi istituzionali, ma in un salotto televisivo. Il PD ha deciso di non decidere, di non confrontarsi. Quello è stato un errore storico che ha consentito a Salvini di arrivare al vertice delle istituzioni. Io penso che loro abbiano fatto un errore clamoroso ad allearsi con Salvini, nel breve hanno il vento in poppa, ma stanno facendo errori molto seri come la manovra. Non ho ancora avuto una risposta se il reddito di cittadinanza è cumulabile con il sistema di welfare attuale. Chi avrà quei 780 euro potrà continuare ad avere l’asilo comunale, la casa popolare, l’autobus per la scuola? Secondo me aveva senso fare quel deficit per dare lavoro, abbassando il costo dei contributi e aumentando i salari netti”.
Nunzia De Girolamo con Giletti sta diventando di sinistra? “Assolutamente no. Non c’è pericolo. Io la voglio così com’è. Serve molto ascoltare le ragioni degli altri, così capisci se le tue hanno un senso e ti batti ancora di più”.