Nasce in un piccolo borgo medievale – scrive la Nazione – lontano dalle metropoli, al confine tra Marche e Umbria, la birra artigianale italiana più premiata al mondo. Si tratta di Apecchio, da dove le specialità a marchio Collesi (birre artigianali appunto, ma anche distillati di alta qualità) viaggiano in tutto il mondo incontrando il gusto di un pubblico di estimatori internazionali e ottenendo prestigiosi premi e riconoscimenti. Come quello del 2018 a Londra, dove cento giudici di quattro continenti hanno proclamato la birra rossa di Collesi la migliore fra le 3.600 in concorso, provenienti da 40 Paesi.
Una vocazione internazionale confermata dal mercato: il 70% del fatturato è rappresentato dall’ export: Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Giappone sono i principali clienti. Un’avventura della qualità, della tradizione e dell’esperienza che nasce nel 2001 dalla passione del suo fondatore e Ceo, Giuseppe Collesi. Nelle tenute che circondano lo stabilimento, a 700 metri di altitudine sull’ Appennino Marchigiano, vengono selezionati e coltivati i migliori orzi, poi sottoposti a rigidi controlli microbiologici e organolettici lungo tutta la filiera.