‘Per l’esecuzione di provvedimenti di allontanamento del minore dalla famiglia, specie nei casi difficili, di fronte a situazioni di conflittualita’ grave, e’ previsto il supporto delle forze di polizia’. Lo spiega Caterina Chinnici, capo Dipartimento della Giustizia minorile in merito alla vicenda del bambino di Padova prelevato da scuola dalla Polizia. ‘Cio’ non toglie – aggiunge il giudice – che nel caso di Cittadella le modalita’ siano state traumatiche’. ‘E’ accaduto l’esatto contrario di cio’ che deve succedere e cioe’ – dice ancora Chinnici – che il provvedimento salvaguardi la serenita’ del minore’. Dunque la vicenda ‘mi rattrista come magistrato, come madre e come persona’, dice ancora il giudice.
Il danno, dunque, e’ stato fatto e il bambino di Cittadella non potra’ mai dimenticare quei momenti drammatici con gli adulti, le persone da cui ogni bimbo si deve sentire protetto, intorno a lui che urlavano e lo strattonavano. ‘Ora – dice Caterina Chinnici – lo sforzo comune deve essere quello di aiutare il bimbo a recuperare la serenita’, a superare il trauma e in questo e’ auspicabile collaborino entrambi i genitori’. E l’ alta conflittualita’ tra i coniugi, secondo Chinnici, e’ il vero problema di queste vicende. ‘Il numero delle separazioni e’ in aumento e le tensioni delle coppie si riverberano sui figli – spiega – Mi piacerebbe pensare che questa brutta vicenda aiuti a capire che i bambini devono essere tenuti fuori dai conflitti degli adulti. I genitori devono, ad ogni costo, salvaguardare la crescita serena dei propri figli’. E nel caso di Cittadella non sembra proprio questo sia accaduto.
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