“Ho letto con stupore il comunicato dei parlamentari del Pd eletti all’estero, Massimo Ungaro, Angela Schirò e Laura Garavini, e sono rimasto stupito dalla loro completa mancanza di onestà intellettuale. Questo perché con una mia lettera aperta criticavo l’Ambasciatore Marco Del Panta che ha chiesto l’aspettativa per potersi candidare a Firenze nelle fila del Pd; ho quindi sottolineato l’inopportunità di questa sua richiesta e gli ho chiesto apertamente di dimettersi oppure di rinunciare alla candidatura”. Lo scrive in una nota l’On. Simone Billi, deputato della Lega eletto nella ripartizione estera Europa.
“I suddetti parlamentari del Pd invece hanno definito la mia una “battaglia di parte guelfa” e inoltre “polemica e campata in aria” senza “obbiettività” e “precisione”.
È chiaro che l’aspettativa di un Ambasciatore è legittima dal punto di vista normativo, ma un Ambasciatore è la voce del Governo presso paesi stranieri, una sua candidatura deve essere valutata dal punto di vista politico.
Pur stimando personalmente l’Ambasciatore Del Panta, se non verrà eletto, come mi auguro, come potrà tornare al proprio incarico di Ambasciatore di un Governo contro il quale ha presentato la propria candidatura? Come si potrà porre il Ministro degli Esteri nei suoi confronti? I nostri concittadini residenti all’estero potrebbero forse essere danneggiati da un Ambasciatore politicizzato?
Le critiche le accetto da tutti, ma le accuse che mi rivolgono i deputati del Pd, quelle di alimentare campagne di paura e odio e di spartizione di potere, non le accetto da nessuno, tanto meno da loro”.
“La mia storia personale e professionale – conclude Billi – è lo specchio dell’integrità di una persona che è nata e cresciuta in Italia, poi si è costruita una carriera all’estero ed ora ha il privilegio e la responsabilità di rappresentare i propri connazionali in Parlamento con coraggio e passione”.