“Sosteniamo la posizione del sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno, che chiede insieme agli altri sindaci italiani di cambiare l’Imu. Si tratta infatti di una tassa iniqua da togliere di mezzo il prima possibile come ha proposto il segretario del Pdl Angelino Alfano, e subito da ridurre al minimo. Così com’è l’Imu non solo è esosa, ma anche profondamente ingiusta perché costringe i Comuni a racimolare denaro per lo Stato perdendo paradossalmente gettito rispetto agli incassi dell’Ici. Il governo centrale non lasci ai Comuni il lavoro sporco obbligandoli a mettere le mani in tasca sempre agli stessi italiani che già pagano, ma faccia maggiori sforzi per sconfiggere l’evasione e l’elusione fiscale, cambiando finalmente la normativa. Ci auguriamo che il presidente del consiglio Mario Monti e i suoi tecnici, invece di dilettarsi appioppando l’epiteto di evasori fiscali a cittadini disperati, cancellino l’ennesimo favore alle banche e alle loro fondazioni estendendo subito l’Imu anche a questi istituti, troppo spesso privilegiati. Il governo dia un segnale ai contribuenti fedeli, si taglino i costi abbassando emolumenti ed eliminando i privilegi della politica, delle alte istituzioni e degli alti dirigenti, sia privati che pubblici, strapagati, anche in pensione, nonostante la crisi”. Lo dichiarano in una nota congiunta il consigliere Pdl di Roma Capitale Fabrizio Santori e Roberto Fedeli, consigliere del Pdl in IX Municipio e promotore di una petizione per l’Imu prima casa al minimo a cui hanno aderito migliaia di cittadini.
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