“E’ incredibile, per oltre tre mesi l’assemblea capitolina è rimasta bloccata sulla questione Acea con responsabilità condivise, da un lato la maggioranza che non ha messo in campo un piano b, e dall’altro le strumentali e populiste sabbie mobili in cui l’opposizione l’ha costretta. Ora, invece di accelerare su un provvedimento che riguarda un anno, il 2012, ormai al termine, ci si saluta tutti e si va al mare perché è Ferragosto. Una vergogna difficile da digerire per i cittadini strozzati dalle tasse e che in molti casi passeranno il giorno di festa nei giardinetti riarsi sotto casa”. Lo dichiara in una nota il consigliere di Roma Capitale Fabrizio Santori, a proposito del bilancio capitolino che è slittato a settembre. “Unica nota positiva è che si recepiscono finalmente le proposte che feci già tre anni fa, quando chiesi provvedimenti per ottenere entrate strutturali come la vendita di immobili, anche in disuso, affitti adeguati per locali, strutture e terreni già concessi, locazioni di terreni e immobili totalmente abbandonati. Ma ancora non basta: mancano nella nuova proposta di manovra progetti di partecipazione a gare e bandi europei, cui Roma, per il suo status di Capitale, può concorrere al pari delle regioni, strategie di lotta all’evasione e all’elusione fiscale, all’abusivismo commerciale ed edilizio, meccanismi di riduzione dei costi delle locazioni per l’assistenza alloggiativa temporanea e degli affitti spropositati per gli uffici pubblici, che oggi ammontano a oltre 70 milioni all’anno. Si tratta di altre proposte già fatte e ripetute da tempo, che sarebbe bastato semplicemente ascoltare senza neppure fare la fatica di farsi venire qualche buona idea. Comunque vorrà dire che lavorerò in questo mese per analizzare ancora di più nel merito il perché di tanta incapacità in alcuni assessorati”, conclude Santori.
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