Una crescita costante per entrambe le tipologie, con 1.582.108 forme totali, quotazioni in aumento, soprattutto per l’Asiago DOP Stagionato, scorte ai minimi storici, incremento delle vendite in Italia sia in quantità (+1,6%) che a valore (+1,7%), in controtendenza rispetto al comparto dei formaggi semiduri e importanti successi nella tutela internazionale, tra gli altri, in Cina, Giappone e Messico. Sono questi i dati più significativi del bilancio 2018 presentato oggi, ad Asiago, all’Assemblea dei Soci del Consorzio Tutela Formaggio Asiago con la quale si chiude il mandato quadriennale del Presidente Fiorenzo Rigoni e si aprono le celebrazioni per i quarant’anni dalla fondazione della DOP veneto-trentina.
Il 2018 rafforza l’efficacia dell’azione del Consorzio Tutela Formaggio Asiago che ha puntato sulla valorizzazione della qualità distintiva del prodotto e la diversificazione della specialità. A confermarlo, anche il positivo aumento di tutte le tipologie prodotte in 1.582.108 forme complessive e il successo del progetto di posizionamento che ha promosso la conoscenza e diffusione del prodotto stagionato nelle principali catene della GDO e DO.
In dettaglio, l’Asiago DOP Stagionato, prodotto in 241.331 forme (+8.794 forme pari al +3,78% dal 2017), continua, per il secondo anno consecutivo, a segnare un consistente aumento portando la sua crescita, nell’ultimo biennio, all’8,81%. L’ottimo risultato è stato premiato da vendite in crescita del 9,8% e da un aumento delle quotazioni, su base annua, del +4,92% di questa tipologia. Positiva anche la performance dell’Asiago DOP Fresco, con 1.340.777 forme prodotte (+1.948 forme pari a un +0,15% rispetto al 2017), che ha registrato un lieve incremento di vendite (+0.21%) e un aumento medio delle quotazioni a vantaggio dei produttori del +1,32%.
Asiago DOP Fresco e Asiago DOP Stagionato hanno proseguito nel calo delle scorte arrivate ai minimi storici, a conferma dell’efficacia del piano di regolamentazione della produzione e della sua capacità di favorire un maggiore equilibrio tra domanda e offerta. Una particolare nota va all’Asiago DOP Prodotto della Montagna, prodotto oltre i 600 metri d’altezza, che raggiunge le 66.079 forme, in aumento, rispetto al 2017, del 7%, frutto dell’impegno del Consorzio di Tutela nella valorizzazione di questo prodotto espressione di un territorio unico.
L’Italia rappresenta il mercato principale del formaggio Asiago che, nel 2018, nonostante il comparto dei formaggi semiduri abbia diminuito le vendite al dettaglio dell’1,1% a volume e dello 0,9% a valore, è andato in controtendenza, con un incremento delle vendite rispetto al 2017 (rilevazioni GFK-Eurisko), sia in quantità (+1,6%) che a valore (+1,7%). Il principale mercato di sbocco per le esportazioni si conferma quello statunitense, seguito da Svizzera e Francia che, nel 2018, ha rappresentato il primo paese dell’Unione Europea superando la Germania. Cresce l’export in Canada, aumentando a volume del 33,6% e a valore del 23,8%, anche grazie al progetto europeo triennale “Uncommon Flavors of Europe” e all’entrata in vigore degli accordi CETA, nuova opportunità di sviluppo.
Grande impegno, nel 2018, è stato profuso dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago nell’intensa e proattiva attività di tutela e promozione in Italia e all’estero coronata dal successo in Cina e, tra gli altri, in Messico e Giappone, dove la denominazione è oggi riconosciuta e pienamente tutelata nell’ambito degli accordi globali della Ue con i due Paesi. Un risultato di decisiva importanza, che apre le porte a nuove occasioni di sviluppo commerciale per il formaggio Asiago DOP nei prossimi quattro anni e si affianca all’attività di promozione realizzata con due progetti cofinanziati dall’Unione Europea, per un valore complessivo pari a 5,5 milioni di euro, uno negli Stati Uniti e in Canada e l’altro in Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia.
“Quest’anno – ha affermato Fiorenzo Rigoni, a conclusione del suo mandato come Presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago, – celebriamo il quarantennale della costituzione del nostro Consorzio la cui nascita, crescita e sviluppo è espressione di un patrimonio diffuso dell’intera collettività. L’esperienza di questi quattro anni di intenso mandato ha dimostrato l’importanza di puntare sul miglioramento costante della qualità distintiva del formaggio Asiago, su azioni capaci di preservare le diversità valorizzando una produzione sempre più legata al territorio, in linea con quei criteri di sostenibilità ambientale che fanno parte del nostro DNA. Questa è la strada che, mi auguro, continueremo a proseguire tutti insieme”.