Bilancio positivo al giro di boa della prima metà della 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. I numeri sono quelli forniti dalla Biennale di Venezia nel corso del consueto incontro con la stampa del presidente della Biennale, Paolo Baratta e del direttore Alberto Barbera.
Fino a questo momento sono stati circa 105 mila gli ingressi al festival, con un incremento dell’11% in più rispetto alla passata edizione e il 22% in più rispetto al 2017. Delle presenze complessive il 60 % sono accreditati alla Mostra del Cinema, il restante 40% sono biglietti acquistati. In questa 76esima edizione del festival si è assistito ad un aumento del pubblico dei giovani e degli accreditati.
Si sono stimati, quindi, circa 20 mila ingressi al giorno con una capienza di 6mila posti. Nelle serate con la presenza maggiore di vip e film importanti in concorso si è già raggiunta la saturazione.
“In futuro – ha spiegato Alberto Barbera, secondo quanto riporta Askanews – servirebbe un altro cubo che possa contenere dai 400 ai 500 posti”, per consentire una maggiore accoglienza di pubblico. Non è mancato, poi, il riferimento a Netflix la piattaforma di distribuzione digitale che sta accaparrandosi numerose produzioni cinematografiche. Secondo il direttore del festival, il problema è “superato” dato che sono in arrivo tante altre realtà simili. Semmai, ha concluso “in futuro potrebbe esserci un problema di libertà se tutta la produzione sarà in mano a 7-8 realtà”.