“La disparità di trattamento tra pensionati italiani residenti all’estero merita un intervento celere nelle sedi competenti, ed il caso spagnolo e tedesco risultano particolarmente esemplificativi di uno scenario in cui mancano iniziative urgenti di rettifica”. Lo dichiarano in una nota i senatori Aldo Di Biagio e Claudio Micheloni.
“Infatti nel caso tedesco il combinato disposto dell’applicazione della Convenzione italo tedesca sulla doppia imposizione fiscale e l’applicazione dei regolamenti europei in materia di sicurezza sociale sta alimentando una incomprensibile quanto illegittima sperequazione in termini di diritti e riconoscimenti tra pensionati italiani residenti in Germania operando una diversificazione tra quelli INPS e quelli ex-Inpdap malgrado, ormai dal 2012, siano gestiti dallo stesso istituto”.
L’applicazione della Convenzione, ai sensi dell’attuale interpretazione non rettificata in sede italiana né in sede bilaterale, consente l’imponibilità della pensione nello stato di residenza esclusivamente ai pensionati Inps mentre esclude da tale opzione i pensionati ex-inpdap a meno che questi ultimi non rinuncino alla cittadinanza italiana. A ciò si aggiunge il fatto che i pensionati ex-inpdap sono costretti a sostenere sia il contributo alla Cassa malattia tedesca che quello al Servizio sanitario italiano non potendo estrapolare l’ultimo contributo dalla quota irpef: si tratta di una sorta di trappola fiscale dinanzi alla quale al momento non sembrano essere state prospettate soluzioni dalle istituzioni competenti”.
Di Biagio e Micheloni concludono: “Abbiamo scritto ai Ministri del lavoro, dell’economia e degli esteri nella prospettiva di un intervento celere per superare la disparità di trattamento tra pensionati italiani, la cui pensione malgrado sia erogata dal medesimo istituto, risulta sottoposta ad una disciplina incomprensibilmente differente e foriera di una sperequazione in termini di diritti che si configura come un precedente assolutamente illegittimo”.