“Dopo il vertice a tre tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, l’immagine di Stefano Parisi è già archiviata”. Ne è convinto Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare eletto nella ripartizione estera Europa, che spiega: “Ho sempre avuto una alta considerazione di Parisi, in particolare per la sua storia, ma non ho mai capito l’esigenza di ricompattare un progetto unitario del centrodestra sulle ragioni discutibili del no alla riforma costituzionale”. “D’altro canto – prosegue il senatore – ricordo come Forza Italia fino all’ultimo ha condizionato e comunque votato questa riforma, mentre oggi si sfila e rincorre Salvini nelle sue derive”.
“La riforma costituzionale è l’inevitabile traguardo da raggiungere per rimettere in moto il nostro Paese e richiamare alla responsabilità chi lo governa e amministra. Le motivazioni del no sono invece tutte di matrice conservatrice – sottolinea l’eletto all’estero -, per il mantenimento di questa attuale palude. Le tanto sbandierate ragioni del no contro i poteri forti sono semplicemente delle ragioni a favore della conservazione”.
Di Biagio inizierà nel fine settimana un tour in Europa per spiegare le ragioni del sì al referendum ai connazionali. “Noi centristi per il Sì vogliamo appropriarci delle ragioni che sostengono questa riforma, ragioni che non appartengono alla storia della sinistra – conclude -, ma appartengono alla storia di tutti coloro che hanno voluto creare le condizioni per una modernizzazione e attualizzazione della nostra Costituzione”.
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