Fausto Bertinotti, ex leader del Prc, in una intervista a Italia Oggi afferma: "La Grecia di Tsipras è l’unica possibilità di cambiamento", "Syriza e, spero, anche Podemos, muovendo da sinistra, con un carattere di forza popolare, sono in grado di unire l’alto e il basso della società".
Secondo Bertinotti oggi "la sinistra c’è nella società ma non come soggetto politico", "in un tempo antico avrei detto questa sinistra ha tradito o tradisce se stessa. Oggi semplicemente che non c’è più, che ha progressivamente smesso di essere" e "Renzi l’ha capito. Nel senso che usa una formula fuorviante come Partito della nazione, che vuole dire che è irrilevante il disegno programmatico, rilevante è appunto il governo. L’alpha e l’omega stanno nella governabilità. Siamo in un regime che, oltre l’alternativa, ha abrogato anche l’alternanza".
Secondo l’ex presidente della Camera "quella di Landini è la prima idea rilevante fuori dal recinto del governo, anche se la sua è natura diversa da Syriza e da Podemos", "lui pone il tema dell’autonomia del sindacato e del suo ruolo di soggetto politico", "per la prima volta nella storia: il sindacato non ha più un partito amico, come erano per definizione nella storia del movimento operaio, il Pci e il Psi. Il sindacato è solo di fronte a se stesso, al mercato, all’impresa e la coalizione sociale di cui parla Landini può essere efficace a rompere questa solitudine".
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