In una lettera al Giornale, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, difende la candidatura di Bertolaso a Roma: "Noi non siamo ‘la destra’. Per quel che valgono queste categorie, Forza Italia e’ un partito moderato, alternativo alla sinistra e alleato con la destra, come lo sono le forze politiche del Ppe piu’ o meno in tutt’Europa. Un movimento liberale, cattolico, riformatore, che e’ diverso dalle rispettabilissime culture della destra. Con la destra siamo alleati da 20 anni, abbiamo governato insieme e sono certo che governeremo insieme anche in futuro. Ma il centro-destra ha vinto, e’ stato la maggioranza in Italia, quando ha saputo parlare con il nostro linguaggio agli italiani che cercano soluzioni e che chiedono la massima professionalità ai politici".
Secondo Berlusconi se il centro-destra "non e’ forte come in passato", e’ a causa dell’astensionismo, che ha diversi motivi: "il fatto che al leader del centro-destra e’ stata interdetta l’agibilita’ politica usando una sentenza piu’ che ingiusta e non gli strumenti della democrazia, il fatto che siamo governati da molti anni da maggioranze parlamentari e da governi diversi da quelli scelti dagli elettori, ma anche non me lo nascondo certo il fatto che, pur avendo ben governato e difeso con efficacia l’Italia di fronte alla peggior crisi economica del dopoguerra, non siamo riusciti a completare quella rivoluzione liberale che era nei nostri progetti dal 1994".
"Non abbiamo affatto smesso – aggiunge – di credere nella rivoluzione liberale. Oggi, nel 2016, due dati di fatto sono evidenti: che non esiste nessun centro-destra possibile senza di noi (se non un’opposizione di pura testimonianza e senza prospettive), e che per vincere dobbiamo ritrovare quei voti moderati che abbiamo smarrito".
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