Silvio Berlusconi su Facebook, a proposito delle elezioni amministrative di primavera, scrive: “Le passate elezioni sono state connotate dalla scelta di sinistra di fare le primarie, che hanno portato alla guida delle grandi citta’ i sindaci peggiori. Per riportare queste citta’ alla dignita’ non possiamo mandare dei politici, allora abbiamo scelto Lettieri a Napoli, Bertolaso a Roma e Parisi a Milano. Era una scelta condivisa da tutti, e a Roma indicai subito il nome di Bertolaso. Su Bertolaso poi Lega e Fratelli d’Italia hanno detto una cosa e fatto un’altra, inventandosi un giudizio negativo: io vado avanti con lui, e sono ottimista”. Intervenendo ai microfoni di Tele Radio Stereo: "Sono convinto che i romani abbiano buonsenso e dunque non credo non possano non vedere la distanza fra Bertolaso e gli altri candidati che non saprebbero neanche da cosa cominciare per far risorgere Roma".
Intervistato dal Mattino, il leader di Forza Italia spiega: “So bene che l’operazione per riportare alla politica tanti cittadini delusi deve avere al centro un protagonista. Un candidato alla presidenza del Consiglio forte, che non sarò io, con una squadra autorevole e competente. Da tempo lavoro a questo progetto e ci sono possibilità che si concretizzeranno presto. Ma intanto, per quanto riguarda la corsa elettorale, un Berlusconi riportato nella pienezza della sua innocenza, come sono certo farà presto la Corte di Strasburgo, sarà la vera spinta verso la rimonta e la vittoria”. “Forza Italia centrerà la sfida e per questo sto chiamando all’impegno politico, come feci nel ’94, personalità che vengono dal mondo dell’impresa, delle professioni, della cultura e del volontariato. Costruiremo una strategia politica ed elettorale forte, nelle sedi del discorso pubblico, nelle piazze, sui media, nella rete. Abbiamo un anno, o forse due anni di tempo per tornare il primo partito del Paese e superare da soli il 40 per cento alle elezioni. Io ci credo".
"C’è un amore nei miei confronti che tocco ogni volta che cammino per strada. La gente ha capito che cosa mi hanno fatto, mi vuole molto più bene di qualche anno fa. Anche gli avversari sanno in cuor loro che fin qui hanno vinto barando. Sono integro, mentalmente e fisicamente. Posso scendere in campo domattina. Se fosse necessario, come ho fatto nel 94 tornerei a sacrificarmi per il mio Paese. Spero tuttavia di trovare qualcuno che possa prendere il testimone da me ed essere il leader di tutto il centrodestra".
Su Verdini: "E’ un protagonista di una certa politica che ha ritenuto che l’avventura di Renzi possa continuare nel tempo, e ha scelto di aggregarsi ad essa. Da lì è venuta fuori l’incompatibilità della sua presenza in Forza Italia. Ci siamo salutati con una stretta di mano e con una presa d’atto dei diversi convincimenti".
Ancora a Tele Radio Stereo: “Penso che lo stadio della Roma si debba fare. Le società devono avere un proprio stadio e lo penso in particolare per Roma e Napoli dove non riesco a godermi la partita per la distanza fra le tribune ed il campo".
Alla luce anche dei fatti di Bruxelles "siamo in guerra e ci possiamo difendere solo con una decisione doverosa che però i leader non hanno ancora preso: costituire sotto l’Onu una coalizione che possa, con un intervento militare, estirpare il cancro alla radice. Tutto il resto sono solo parole". "Sulla questione, Renzi ‘non tocca palla’ e quindi non ha alcuna influenza sulle decisioni comuni" dell’Europa.
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