“Sono tornato in tv dopo 14 mesi. Anche i campioni hanno bisogno di fare allenamento. Ora sono allenato, peggio per voi". Parole pronunciate da Silvio Berlusconi durante una conferenza stampa nella sede nazionale di Forza Italia per presentare il nuovo dipartimento cultura del partito.
"Sentivo la mancanza di un dipartimento della cultura – ha spiegato il leader azzurro -, questa mattina Edoardo Sylos Labini ha rilasciato una mezza intervista sul giornale in cui ha ricordato un luogo comune odioso per noi liberali in base al quale un artista vero deve per forza essere di sinistra e questa e’ anche colpa della destra liberale che non ha saputo controbattere ad una strategia così ben attuata".
"Dobbiamo detassare le imprese che si occupano di cultura". E’ l’unico modo "per favorirla". L’uomo di Arcore ammette che quando era al governo "lo abbiamo fatto, ma solo parzialmente, forse avremmo dovuto avere più coraggio". Non solo, per Berlusconi "abbiamo il dovere di tutelare il nostro patrimonio artistico".
Passando all’attualità politica, e guardando al futuro di Forza Italia, l’ex premier è tornato sulla possibilità che sua figlia Marina possa prendere le redini del centrodestra italiano: tuttavia, se Marina ”decidesse di scendere in campo per rispondere agli attacchi subiti da suo padre, per primo le diro’ che non deve farlo”. Marina Berlusconi potrebbe partecipare alle primarie? ”Le primarie si faranno con chiunque mi sostituira’ e vorra’ il bene di Forza Italia”. Detto questo, “le primarie del centrodestra si fanno se io non sono in campo perche’ con me non ce n’e’ bisogno”.
Sostegno al governo Renzi? “Ho detto che ove si verificassero delle situazioni catastrofiche noi agiremmo da opposizione responsabile. Quando invece eravamo noi al governo, la sinistra pratico’ la politica del tanto peggio tanto meglio arrivando a provocare un referendum nel 2005 che io ho definito sciagurato contro le nostre riforme".
LE RIFORME Tra le riforme necessarie per il Paese Silvio Berlusconi inserisce anche quella della Corte costituzionale, perche’ ora il suo metodo di elezione fa si’ che sia "un organo politico della sinistra". Inoltre, è necessaria una riforma "vera" della giustizia, perché ora "chi entra nel girone infernale dei processi ha la vita distrutta".
”Per non cadere nella situazione che si dicesse che Forza Italia interrompeva questa collaborazione, abbiamo detto va bene che prima si voti un ordine del giorno, poi il testo base con il Pd. Quindi, ieri e’ stato avviato il percorso delle riforme, una delle riforme che avevamo proposto nel 2005”. Così l’ex Cav commentando quanto accaduto ieri in Commissione al Senato.
Berlusconi rievoca i vari step che hanno portato all’intesa con Renzi sulle riforme: ”Abbiamo detto va bene alla proposta di Renzi e ci siamo messi d’accordo su tre punti: il Senato dovra’ costare meno; non deve dare la fiducia e non deve votare le leggi e neppure avere un’elezione apposita. Su questi punti c’era l’accordo e l’accordo c’e’ sempre stato, poi inopinatamente il governo ha deciso di varare una serie di norme, presentando questo progetto al Senato. Un progetto ritenuto inaccettabile dagli stessi senatori del Pd”.
ABOLIRE EQUITALIA "Questo è un sistema contro i cittadini e secondo me si dovrebbe addirittura annullare Equitalia e tornare all’Agenzia delle entrate e ai Comuni che riscuotono le imposte". Equitalia è "un’azienda a fini di lucro".
"La riforma fiscale non si puo’ fare se prima non si fa una riforma delle istituzioni. Il rapporto tra Stato e cittadini in materia fiscale deve assolutamente mutare". "Siamo l’unico paese del mondo ad avere una tassa come l’Irap”.
A PALAZZO CHIGI QUANDO C’ERO IO SI MANGIAVA MEGLIO "Con me si mangiava molto meglio…", dice della ‘refezione’ a palazzo Chigi uno che ci ha ‘dimorato’ a lungo. Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa nella sede FI, regala ai cronisti un mini-retroscena relativo alla sua cena di lavoro nella sede del governo, ma in veste di ospite dell’attuale inquilino: Matteo Renzi. "Ho avuto il pregio – rivendica allora il leader FI – di aver inventato il ‘menu’ tricolore’ e quando dissi a Bush, che doveva venire in Italia, se voleva che cambiassi menu’ lui mi disse di no, altrimenti non sarebbe venuto".
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