Ha ragione Angelino Alfano nel dire che tutti gli elettori del Pdl non debbono lasciar solo Berlusconi che in questo momento ha bisogno di aiuto. Silvio e’ consapevole che la sua avventura politica sta volgendo al termine e ha dichiarato apertamente piu’ volte che non si ripresenterà come Premier alle prossime elezioni politiche. Il suo sogno resta di fare del Pdl un partito simile al Ppe (Patito Popolare Europeo), guidato dal suo delfino Angelino Alfano. L’Italia intera gli deve riconoscenza per avere evitato la catastrofe con la sua discesa in campo nel 1994. Per questo le “lobby” ed i “poteri forti occulti” gli si sono schierati ferocemente contro boicottando con ogni mezzo il “rinnovamento” dell’Italia. Questa avventura politica gli e’ costata carissima anche in termini di soldi: circa un miliardo di euro pagati ai suoi avvocati per difendersi dai numerosi “forsennati assalti” della magistratura e per quanto pagato “ingiustamente” a Carlo De Benedetti. E’ stato persino spiato dal buco della serratura della sua camera da letto da guardoni che poi hanno fatto scempio della sua vita privata. Viene da pensare che se Berlusconi fosse stato omosessuale o avesse preferito i gay alle donne la sua vita sessuale sarebbe stata considerata normale e non avrebbe i guai che ora ha.
Molti anni fa quando lavoravo in IBM Italia Computers a Milano, un mio collega dichiaratamente gay, che stimavo per la sua professionalità nel lavoro, scherzosamente mi domandava se “ero normale o mi piacevano le donne”, la mia risposta era superflua visto che, poco piu’ che trentenne, avevo già quattro figli. Il quinto dono di Dio mi e’ arrivato all’età’ di quarantadue anni. Oggi e’ conclamato: si e’ “normali” se si e’ gay, “anormali” se piacciono le donne. Ma cosa saremmo venuti a conoscere se la magistratura avesse guardato anche nel “buco della serratura” delle camere da letto di Nichi Vendola, Rosy Bindi, Pierluigi Bersani, Antonio Di Pietro, Pierferdinando Casini, Gianfranco Fini e di tanti altri “verginelli”? E’ nel momento del bisogno che si riconoscono i veri amici ed i fedeli sostenitori, ed e’ questo il momento in cui non bisogna abbandonare un uomo che sta pagando per il suo tentativo di rimodernare l’Italia. Sarebbe da vigliacchi non essere oggi solidali con Berlusconi contro la vergognosa macchina del fango e dell’ingiustizia di una magistratura politicizzata che, pur di raggiungere i propri obbiettivi, calpesta le leggi che dovrebbe applicare. E’ questo tipo di magistratura, e non Berlusconi, a disonorare l’Italia. A Berlusconi si possono muovere molte accuse, come quella di non essere stato “prudente” nella sua vita privata e di non essere riuscito a varare le maggiori riforme che gli italiani attendono da tempo. Ma questo insuccesso non e’ del tutto dipeso da lui, sono state mille le “resistenze” di personaggi della prima Repubblica (lungo sarebbe l’elenco con Gianfranco Fini in testa), della magistratura, delle “lobby” e dei “poteri forti occulti” che gli hanno sbarrato la strada impedendoglielo. C’e ancora tempo per varare alcune importanti riforme e c’e’ la certezza che la maggioranza rimanga unita come ha sempre dimostrato in questi ultimi mesi per approvarle. L’approvazione di queste riforme farà ricuperare al Pdl gli elettori che si sono allontanati. Ma in questo momento tutti gli elettori del Pdl dovranno trovare l’orgoglio ed il coraggio di non abbandonare al suo destino chi ha dato molto della sua vita per il bene dell’Italia. Quando la battaglia si fa dura e quando tutto sembra che possa essere perduto e’ il momento del coraggio e della lealtà per difendere Berlusconi. E’ un vigliacco traditore chi pensa di abbandonarlo per salire sul carro del nuovo vincitore.
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