Considero il Cavaliere tutt’altro che stupido, ma è un egocentrico, vecchio narcisista che si è circondato da una coorte di yesmen (e “yesgirl”) che da anni gli succhiano il sangue, lo lusingano, fanno finta di idealizzarlo, mentre pensano soprattutto ai propri interessi e – appena sarà possibile – a spartirne le spoglie.
D’altronde un ex premier e il grande imprenditore, che ha il merito di aver permesso la svolta del 1994 e che tuttora si ritiene addirittura il leader più intelligente del mondo, non poteva essere così sciocco da non capire che indicare personaggi di basso livello a livello ministeriale (caso Ronzulli) fosse controproducente prima di tutto per la sua stessa immagine.
Proprio invece i capricci per la Ronzulli, i veti su La Russa oppure le dichiarazioni su Putin (“riservate” ma pronunciate davanti a decine di testimoni!) denunciano quantomeno una superficialità che superano la logica, così come le parole sul conflitto in Ucraina potevano anche essere in parte credibili, ma non esprimendole in quel contesto e in quel momento.
Se poi fosse vero il suo perdurante rapporto privilegiato con Putin (e non solo millantato credito) allora la cosa più saggia sarebbe stato proprio non parlarne, ma piuttosto lavorare nell’ombra per spingere lo zar e l’UE verso una soluzione negoziata e solo “dopo” – eventualmente – annunciarlo in pubblico come proprio merito, ma solo a cose fatte, suscitando sicuramente credibilità internazionale per sé e per l’Italia.
La riservatezza è l’ABC della diplomazia, possibile che proprio lui che si ritiene il “leader maximo” non lo capisca?
Oppure (ed è invece la cosa più probabile) Berlusconi tutto questo lo capisce benissimo, ma la sua è solo malcelata invidia verso Giorgia Meloni e gli altri partner più giovani di lui, quelli che nell’attuale momento – che è forse il più difficile nella storia della nostra Repubblica – ne hanno offuscato l’immagine.
Speriamo che Berlusconi la smetta di indossare i panni di un divo ormai fuori tempo massimo e si metta davvero al servizio del Paese. Gliene saremmo tutti molto grati.