Uveite, una comune infezione agli occhi. Questo il disturbo che è stato diagnosticato nei giorni scorsi a Silvio Berlusconi. Anche per questo motivo, al Cavaliere il medico aveva “ordinato” almeno una settimana di riposo. Ma l’uomo di Arcore è testardo… Non si è curato come avrebbe dovuto, e ora soffre i postumi della malattia. Alberto Zangrillo, il suo medico personale, spiega: “Ho sentito il presidente questa mattina e mi ha comunicato di aver passato una notte travagliata. Per le cautele del caso lo abbiamo portato al San Raffaele dove si è verificato un perdurare del fatto flogistico al livello degli occhi. Non è nulla di drammatico – precisa -, ma è una situazione delicata che merita di esser affrontata con attenzione. Gli oftalmologi hanno consigliato al Presidente un ricovero in day hospital ed è quello che sta avvenendo”.
Ma cos’è l’uveite? In parole povere, un’infiammazione a carico dell’uvea, cioe’ la parte vascolare dell’occhio, compresa tra la sclera (parte bianca) e la retina. Matteo Piovella, presidente della Societa’ oftalmologica italiana (Soi), spiega: “E’ una patologia abbastanza comune che normalmente e’ di un grado superiore alla congiuntivite”. Purtroppo una delle caratteristiche di queste infiammazioni interne dell’occhio, è che “sono recidive”. Dolore e diminuzione della vista sono i sintomi più comuni. E’ giusto comunque fare accertamenti, dato che a volte, continua Piovella, l’uveite può essere “la spia di una malattia piu’ generale e piu’ complessa di origine infettiva. Infezioni ricorrenti ai reni o ai denti – conclude – possono essere serbatoi di germi che per motivi che ci sfuggono si instaurano negli occhi”. Che fare in questi casi? “Terapie a 360 gradi con un ricovero del paziente”.
AGGIORNAMENTO ORE 18.39 L’ex premier Silvio Berlusconi restera’ ricoverato all’ospedale San Raffaele fino a domani mattina. A confermarlo e’ il suo medico personale, Alberto Zangrillo. Il primario dell’Irccs di via Olgettina precisa anche che "domani le condizioni di Berlusconi verranno rivalutate e si vedra’ se dimetterlo o se continuare il ricovero".
































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