Paolo Sisto, deputato del Pdl e presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, commenta in un’intervista a "Il Tempo" le dichiarazioni del presidente della sezione feriale della Cassazione: "Le parole di Esposito dimostrano che i processi a Berlusconi presentano costanti anomalie, le più varie e, spesso, inusuali. Ora aspettiamo le motivazioni. Se ci fossero riferimenti a testimoni mai sentiti nel processo si potrebbe aprire la strada per un altro ricorso".
"Le parole del presidente Esposito – prosegue Sisto – sono state inopportune, per usare un eufemismo, su tre versanti. Innanzitutto su quello del ruolo del giudice che parla dopo la sentenza e prima della pubblicazione delle motivazioni. In secondo luogo sul piano tecnico: c’è l’imbarazzante inopportunità di aver anticipato alcuni aspetti che potrebbero essere presenti nelle motivazioni, non ancora depositate e forse nemmeno scritte. Infine le parole di Esposito sono inopportune dal punto di vista politico: dimostrano che nei processi a Berlusconi c’è un sistematico abbassamento dei livelli delle garanzie difensive e una febbre mediatica insopportabile. Mi dispiace, perché il 95% dei magistrati fa il proprio dovere in silenzio. Mentre altri del silenzio non sanno fare buon uso".
Sulla possibilità che Silvio Berlusconi vada in carcere, Sisto sottolinea che "Berlusconi è un uomo straordinario e nelle sue scelte, anche se apparentemente imprevedibili, riesce sempre a trovare le ragioni più profonde e razionali. Le istanze le dovrà formulare la difesa. Se non lo farà, se non sceglierà né domiciliari né servizi sociali, il provvedimento dovrà necessariamente essere eseguito. Alla fine, come giusto, in politica e non, la ‘linea’ la traccerà Silvio Berlusconi. E noi gli saremo al fianco".
Discussione su questo articolo