Quello di Silvio Berlusconi a Porta a Porta è un vero e proprio show. Il leader di Forza Italia, assente da diverso tempo dal piccolo schermo, è come al solito un fiume in piena. Il Cav non risparmia nessuno e inizia puntando il dito contro Matteo Renzi, colpevole – secondo B – del ‘tradimento’ che ha portato alla rottura del patto de Nazareno: "Il patto con lui – svela il Cavaliere – era di ridarmi l’agibilità politica. Nel patto c’era la modifica della legge Severino".
Un’accusa pesante, tanto che Bruno Vespa glielo fa ripetere due volte, a cui però replica quasi in contemporanea il presidente del Consiglio: ""Io – mette in chiaro Renzi – non ho mai promesso a Berlusconi una modifica della Severino. Probabilmente si confonde con l’altro Matteo". E in serata arrivano anche una nota ufficiale di FI che smentisce il Cav ("Berlusconi non ha mai inteso sostenere che la modifica della Legge Severino o di qualunque altro provvedimento che incidesse sulla sua condizione giudiziaria fosse inclusa nel Patto del Nazareno") e una del capogruppo Renato Brunetta che smentisce a sua volta la nota di FI confermando che la modifica della legge Severino rientrava eccome nel Patto del Nazareno. La confusione è totale.
Ovvio che Berlusconi stia cercando di alzare i toni, soprattutto in vista delle Comunali 2016. "Torno in campo. Volevo aspettare la sentenza di Strasburgo, ma abbiamo elezioni importanti", premette il leader di FI che pero’ non risparmia un giudizio al vetriolo nemmeno sul Capo dello Stato: "Non l’ho incontrato – ma fino ad ora non ha dato segni incisivi".
Berlusconi a Renzi rinfaccia di "copiare male il programma del centrodestra", lo bolla come "un vecchio Dc nonostante la giovane età" anche se poi di fronte alla possibilita’ di abolire l’Imu annuncia che FI votera’ a favore. Ma precisa: "sull’abolizione di Imu e Tasi siamo pronti a votare a favore" ma sulla legge di stabilità nel suo complesso "no perché è in deficit ed aumenta il debito pubblico".
Sulle tasse: "Noi pensiamo ad una tassa piatta per tutti, imprese e famiglie. La percentuale dipenderà da quanto riusciremo a snellire la macchina dello stato. Abbiamo indicato il 22 potrebbe essere il 21 come il 23".
A finire sul banco degli imputati e’ poi Angelino Alfano. L’ex delfino viene considerato ormai nell’organico Pd: "Restera’ con loro insieme a Lorenzin". Una scelta che a detta di Berlusconi "non avra’ ripercussioni per il centrodestra. Ncd – osserva con una punta di sarcasmo – ha piu’ gente in Parlamento che voti nel Paese, solo Alfano vale l’1%”.
Giudizio diverso invece per Gaetano Quagliariello oramai considerato fuori da Ncd: "Tutti coloro che pensano di essere utili a una battaglia di liberta’ sono i benvenuti". Una disponibilita’ che Berlusconi mostra anche nei confronti di Diego Della Valle. L’idea che mister Tod’s possa aiutare la causa del centrodestra e’ un’idea che non dispiace per nulla al leader di FI: "L’ho sentito – ammette – presto ci vedremo anche se lui mi ha detto che non vuole scendere in politica".
Il centrodestra è alla ricerca di un leader per il futuro. E in questo senso l’ex capo del governo non si sbilancia: "Vedremo nel tempo chi sarà, ma ovviamente chi diventerà la guida del centrodestra sarà anche il candidato premier". Nessuna preferenza se debba essere un politico o un imprenditore perche’ comunque "la parola finale spetta agli elettori". La convinzione pero’ e’ che alle prossime politiche "il centrodestra possa arrivare a conquistare il 51% degli elettori". Ma per vincere bisogna “essere uniti”. Ecco perché Silvio è andato a Bologna, “bisognava essere lì per sottolineare il messaggio di unità”.
Berlusconi è ormai fuori dalla politica? "Non si tratta di fuori o dentro la politica, se ci sara’ qualcuno che possa avere un passato di esperienza e fascino per essere candidato verra’ fuori da solo. Trovare un premier non e’ semplice, ho paura dei nomi che si fanno di persone che non hanno esperienza nel campo del lavoro e hanno fatto solo politica. Anche per quanto riguarda i nostri candidati sindaci noi dovremmo trovare persone di garanzia".
Salvini? "Con lui la Lega è passata dal 4 al 14%. Con lui ho un rapporto cordiale che sono sicuro possa sfociare su un accordo di programma di governo" ed anche per il futuro di Forza Italia:"I sondaggi non mi preoccupano, anche nel 2012 dopo la fine del nostro governo con le mie dimissioni imposte da un intrigo nazionale ed internazionale Forza Italia era scesa all’11%. Mi richiamarono per le elezioni ed in 23 giorni l’ho riportato dall’11 al 21%".
ELEZIONI ROMA Circa la possibilità di candidare il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, a Sindaco di Roma: "Adesso vediamo, dobbiamo sederci intorno a un tavolo. Oggi Forza Italia ha creato una commissione che si riunira’ con gli altri partiti per decidere chi potra’ essere candidato a Sindaco di Roma". Parlando di Alfio Marchini, ha aggiunto: "esprimersi e’ prematuro".
MERKEL Con Angela Merkel, incontrata a Madrid per il vertice Ppe, "il rapporto è cordiale, il colloquio è andato bene". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Porta a porta, tornando a ricordare l’infondatezza della frase offensiva attribuitagli a suo tempo. A Bruno Vespa che gli domandava se sia scusato con la Cancelliera, il leader Fi ha replicato: "No. Casomai lei si sarebbe dovuta scusare visto che nel 2011 i titoli del debito italiano crollarono per una decisione della banca tedesca…".
BALLOTTAGGI In base ai sondaggi nelle città chiamate al voto "nei ballottaggi tra M5S e Pd" vincerebbero i pentastellati e questo sarebbe "pericoloso per l’Italia. Bisogna fermarli".
MAI MENTITO AGLI ITALIANI "Agli italiani non ho mai detto una bugia, non ho mai raccontato una cosa che fosse diversa dalla realtà". Il leader di Forza Italia, poi, quasi a voler rafforzare il suo concetto, si è espresso con questa battuta: "Io non ho mai il tempo di andare alla Bocca della Verità (dove tradizione vuole che chi infila dentro una mano e dica bugie venga morso, ndr) ma me ne sono fatta costruire una a casa".
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