Il presidente Berlusconi, che ha deciso di rottamare il PdL, potrebbe non candidarsi alle elezioni, per fare il "padre nobile" della nuova forza politica di centrodestra che si starebbe creando. Se dovesse rimanere il sistema elettorale vigente (il "Porcellum") e se il presidente Berlusconi non dovesse candidarsi, ci sarebbe il colpo di scena. Ovvero? L’Unione di Centro di quel Pier Ferdinando Casini, che fino a qualche tempo fa era dato a sinistra con Bersani, tornerebbe al centrodestra. Questo sarebbe clamoroso, visto lo scenario. Inoltre, in questa nuova coalizione entrerebbe anche la Lega Nord di Roberto Maroni. Ad accelerare la cosa sarebbe proprio la possibile rottamazione del Popolo della Libertà, in seguito allo scandalo del Lazio e al crollo nei sondaggi del partito. Inoltre, anche l’empasse della riforma della legge elettorale potrebbe avere il ruolo di modificare l’attuale scenario politico italiano. Infatti, con un sistema elettorale alla tedesca, Casini si sarebbe alleato con il Partito Democratico, dopo le elezioni. Ora, il discorso potrebbe cambiare.
Il Partito Democratico si è alleato con Sinistra Ecologia Libertà di Nichi Vendola, partito le cui posizioni non sono compatibili con quelle dei centristi. Inoltre, con il presidente Berlusconi non più candidato, Casini potrebbe pensare di entrare nel nuovo centrodestra. Insieme a Casini potrebbero venire anche Futuro e Libertà di Gianfranco Fini, il movimento "Italia Futura" di Luca Cordero di Montezemolo ed il MAIE, il Movimento Associativo degli Italiani all’estero, di Ricardo Merlo. Quindi, se tutto ciò dovesse verificarsi, la geografia politica sarebbe sconvolta.
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