"Il passo indietro di Silvio Berlusconi, annunciato ieri dal segretario Angelino Alfano, vuole ridare speranza a un PdL smarrito e a tutto il centrodestra italiano, che puo’ adesso guardare al futuro senza porsi il problema di non mancare di rispetto al leader di sempre, il Cavaliere. Ancora una volta Berlusconi, con la scelta di non candidarsi, dimostra di avere a cuore il bene del Paese e di tutti quegli italiani che non vogliono consegnare l’Italia nelle mani di una sinistra conservatrice, frastagliata, ancorata ancora oggi a logiche comuniste”. Così Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà, che continua: “Il leader del PdL ha fatto molto in tutti questi anni per tenere uniti i moderati, e noi lo ringraziamo: ma gli diciamo grazie anche per avere compreso che la sua figura era ormai diventata un ostacolo insormontabile per chi, nell’ambito del centrodestra, ha sempre desiderato una coalizione unita e ha visto sfumare il suo sogno tra veti incrociati e frizioni personali. Alfano ha dato l’annuncio nei tempi giusti, che immaginiamo siano stati concordati con l’ex presidente del Consiglio. Oggi inizia un percorso nuovo, che ci auguriamo con forza possa portare a un centrodestra italiano compatto, composto dal PdL ma anche dai moderati di Casini e dagli alleati di sempre, i leghisti”.
“Se fra i berlusconiani doc l’annuncio di Alfano ha provocato qualche delusione – osserva Romagnoli -, chi ha avuto in questi ultimi mesi la percezione che qualcosa doveva cambiare di fronte alla sempre poderosa macchina da guerra organizzata dalla sinistra, puo’ da oggi ripensare a un cammino virtuoso che riporti il successo elettorale della destra liberale, che rappresenta la maggioranza degli italiani. Ci auguriamo che Pierferdinando Casini a questo punto non si volti dall’altra parte: l’Udc e’ una componente importante dell’elettorato moderato di centrodestra e non può più andare a braccetto con la sinistra. Vogliamo essere positivi e guardare al futuro con nuovi occhi. Troppi scandali nel PdL, troppe mele marce, troppe persone che hanno pensato solo al proprio tornaconto personale. Stiamo attraversando un periodo di forte crisi, politica, economica, morale: i cittadini sono ben informati e attenti alle false promesse, chiedono di essere protagonisti del loro destino ed esigono chiarezza nel rinnovamento. Se sapremo ritrovare l’unità e l’armonia nei valori comuni, ritroveremo la loro fiducia".
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