Visita fiscale per Silvio Berlusconi, ricoverato all’Ospedale San Raffaele di Milano. A ordinare il controllo la Corte d’appello di Milano: i medici dovranno accertare lo stato di salute del Cavaliere e capire se le sue condizioni gli impediscono davvero di essere presente in Tribunale.
Il Cavaliere soffre in questo periodo di uveite, una fastidiosa e dolorosa infezione agli occhi.
Naturalmente il PdL non ci sta. Per Angelino Alfano, segretario del partito, la richiesta della visita fiscale "sfonda il muro del ridicolo, e’ qualcosa di comico che si dica al leader di una forza politica, che ha preso milioni di voti, che occorra controllare che fisicamente si trovi al San Raffaele e se, a fronte di varie certificazioni mediche, si trovi davvero in condizioni di difficolta’ di salute agli occhi”. Siamo pronto per andare in piazza, ha continuato Alfano, “e faremo con tutte le nostre forze ogni rimostranza per evitare che la magistratura politicizzata vada contro la sovranita’ popolare".
Si fa sentire, fra gli altri, anche Fabrizio Cicchitto: “Il fatto che i giudici di Milano, su richiesta di Ilda Boccassini, abbiano disposto una visita fiscale nei confronti dell’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, da’ il segno di una persecuzione scientificamente condotta, che avvicina il nostro Paese ad altre realta’ nelle quali la democrazia era ed e’ completamente assente. Siamo di fronte ad un vulnus che richiede un intervento delle massime autorita’ dello Stato. E’ evidente che in un momento cosi’ delicato per il Paese, con il capo dello Stato impegnato a trovare una difficile soluzione politica per il complicato assetto parlamentare uscito dalle elezioni, questo comportamento di alcuni magistrati – conclude l’esponente PdL – rischia di far saltare tutto quanto”.
Per Daniela Santanchè, "la visita fiscale testimonia l’esistenza di una magistratura faziosa miope e arrogante. Se non si fidano, inquisiscano i medici allora. Quello che sta accadendo è una vergogna".
AGGIORNAMENTO ORE 17.38 Per i giudici della Corte d’Appello di Milano, l’infiammazione agli occhi di Silvio Berlusconi non costituisce «un legittimo impedimento assoluto alla partecipazione», e dunque il processo sui diritti tv può proseguire. La decisione è stata presa dopo il referto del medico legale e dello specialista di Oftalmologia, incaricati dal tribunale di effettuare la visita fiscale sul Cavaliere al San Raffaele. I medici hanno sottolineato che le «lamentate problematiche visive del paziente» – dolori all’occhio sinistro e fotofobia – tutt’al più possono «incidere sull’ efficacia psicofisica dell’imputato».
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