Silvio Berlusconi ne è proprio convinto: “Nel giro di alcuni mesi questo governo finirà”, assicura ai suoi parlamentari riuniti nell’aula dei gruppi di Montecitorio, “e quando accadrà dovremo farci trovare pronti”. All’incontro partecipano anche diversi amministratori e coordinatori azzurri. C’è naturalmente Antonio Tajani, il numero due di Forza Italia.
L’attuale esecutivo, evidenzia il Cavaliere, avrà vita breve. Acqua e olio, fa capire, non possono stare insieme. “Chi ha votato Lega ha votato il nostro programma, che è radicalmente alternativo a quello dei grillini”. Durissimo l’uomo di Arcore nei confronti del governo: “Mi dispiace dirlo, ma l’azione del Governo Conte fin qui è stata di assoluta mediocrità, e nei prossimi mesi è destinata a peggiorare”.
“Da questo incontro guardiamo al futuro, è un punto di partenza. Forza Italia rappresenta la parte migliore degli italiani: la sinistra e’ legata ai vecchi disegni del secolo scorso, i populisti sospinti dall’invidia e dall’odio sociale non sono in grado di governare”.
Ripercorre le tappe politiche che ci hanno portato fino a qui: “In questi mesi le cose non sono andate come avremmo voluto. Salvini non se l’e’ sentita di chiedere al Capo dello Stato un mandato per un governo di centrodestra e ha ritenuto piu’ opportuno far nascere con l’M5s il governo Conte. Una scelta che noi non abbiamo mai condiviso ma sulla quale non abbiamo posto veti ancora una volta per senso di responsabilita’ verso l’Italia. Tuttavia siamo stati chiari: questo non e’ il governo scelto dagli italiani, non e’ il governo vincitore delle elezioni”.
L’attacco ai 5stelle: “Non si può – per andare al Governo – contraddire tutto o gran parte di quello che si è detto fino al giorno prima, e poi aspettarsi che gli elettori si fidino ancora dei politici. Questo vale per tutti, ma dovrebbe valere a maggior ragione proprio per chi ha chiesto e ottenuto i voti in nome del cambiamento, della lotta alla vecchia politica, ai suoi metodi, ai suoi riti. Anche in questo i grillini si sono dimostrati peggiori della politica che dicevano di voler cambiare”.
E sul reddito di cittadinanza: “Un terzo degli italiani non arriva alla fine del mese. Non si risolve nulla con il reddito di cittadinanza, sarebbe un incentivo alle imprese per licenziare”.
“M5S 68INI IN RITARDO, LEGA FERMI CERTE NORME”
“Non avrei mai creduto di ritrovarmi ancora di fronte in Italia a un modo di ragionare, a scelte politiche e di Governo, che sembrano venire dall’estrema sinistra del secolo scorso”. “Invece troviamo al Governo del Paese dei ‘sessantottini’ in ritardo, con la stessa arroganza, la stessa incultura, la stessa violenza verbale di allora, lo stesso disprezzo per la societa’ borghese. Le politiche economiche del Governo, ispirate da Di Maio, sono ispirate dalla peggiore ideologia della vecchia sinistra, quella anti-industriale, statalista, nemica dei produttori. In questi giorni assistiamo a un balletto di cifre sul cosiddetto Decreto Dignita’. Un provvedimento, scritto da chi evidentemente non sa nulla del mercato del lavoro, che e’ destinato a distruggere dei posti di lavoro. Io spero ancora che la Lega ci aiuti, anzi rivolgiamo un accorato appello a Salvini per bloccare queste norme, in nome delle aziende, dei produttori, dei lavoratori, degli artigiani, dei commercianti, degli agricoltori, che non hanno davvero bisogno di altre difficolta’ da aggiungere alle tante con cui combattono ogni giorno”.
IMMIGRAZIONE, “TUTTA COLPA DELLA SINISTRA”
“Non dobbiamo dimenticare che l’ondata di immigrati irregolari che si è abbattuta sulle nostre coste non dipende affatto dagli accordi di Dublino, dipende dalle politiche concordate in sede europea dai governi della sinistra negli ultimi anni, per avere in cambio un po’ di flessibilità sui conti pubblici”. “E’ giusto anche chiedere all’Europa un atteggiamento diverso, chiedere di rivedere gli accordi di Dublino, che furono sottoscritti in un’epoca profondamente diversa, quando i numeri delle migrazioni erano tutt’altri e le rotte non erano solo quelle del Mediterraneo”.
PER ALZARE VOCE OCCORRE AVERE ALLEATI IN UE
“Abbiamo fatto e continueremo a fare il nostro dovere con senso di responsabilita’ verso gli italiani, ma proprio per questo possiamo dire esplicitamente che la fermezza contro gli sbarchi e’ necessaria ma non sufficiente, che alzare la voce in Europa puo’ essere giusto solo a condizione di poterselo permettere e di avere degli alleati pronti ad aiutarci, a fare da sponda alle nostre richieste”.
PPE DEVE RINNOVARSI
“Il PPE deve esso stesso rinnovarsi e adeguare la sua proposta politica. Non può essere il partito dello status quo. Il futuro è dei liberali”. “Credo che solo i liberali abbiano risposte davvero adeguate ad un mondo sempre più complesso”.