Silvio Berlusconi, intervistato dal Quotidiano del Sud, torna ad attaccare il governo gialloverde, prendendo di mira in particolare il reddito di cittadinanza. Si tratta, secondo il leader di Forza Italia, di misure “molto costose che distribuiscono qualche sussidio a pioggia, ma rendono eterno il problema della povertà, non lo risolvono”. Anzi, per il Cavaliere “favoriscono i furbi, quelli che preferiscono non far nulla, ma sono umilianti per gli onesti”.
“Se le stesse cifre venissero spese per investimenti, per esempio in infrastrutture, si creerebbero posti di lavoro nell’immediato e più sviluppo, uno sviluppo sano che creerebbe nuova occupazione. La mia ambizione – prosegue – è quella di arrivare ad offrire a tutti e ad ognuno un buon lavoro, un lavoro dignitoso e ben pagato, riservando l’assistenza agli anziani e ai malati che se la meritano e ne hanno diritto. Questo è sviluppo vero, non il reddito di cittadinanza in attesa di un lavoro che non arriverà mai”.
Parlando di centrodestra: “Non mi sono mai sentito in competizione con Salvini o con la Meloni. I nostri avversari sono i partiti politici fuori dal perimetro del centrodestra. Sono il Pd da un lato e i Cinque Stelle dall’altro”.
“I miei obbiettivi sono due – afferma l’uomo di Arcore -: dare alle regioni la possibilità di cinque anni di buon governo di centrodestra e dimostrare che ovunque in Italia il centrodestra unito rappresenta la maggioranza degli italiani. Ciò può accadere solo se nel centrodestra siamo uniti davvero, altrimenti nessuno di noi, neanche il più forte, ha la possibilità di vincere. Posso solo aggiungere che sono convinto che ogni nostra vittoria avvicina la fine di questo governo, il peggior governo della storia della Repubblica”.