Mario Monti, intervistato su La7 da Giovanni Floris nella trasmissione diMartedì, ha detto: “Le grandi coalizioni non sono necessariamente un male, soprattutto in un paese che ha bisogno di forte unita’ per affrontare problemi che per un periodo ha messo sotto il tappeto, come si fa con la polvere”, inoltre “e’ piu’ facile distribuire il costo politico dell’impopolarita’ su diverse spalle, in diversi partiti di una grande coalizione, che non su uno solo, che poi non riesce a governare”.
Poi l’ex premier ricorda quanto tocco a lui sedere sulla poltrona più alta di palazzo Chigi: “Se non avessi avuto l’appoggio, di fatto, della grande coalizione che andava da Berlusconi a Bersani non sarei potuto andare avanti”.
A quei tempi Berlusconi e Bersani “non si parlavano nemmeno”, ma entrambi, secondo il professore, “hanno contribuito a salvare l’Italia“.
Mario Monti parla anche di Matteo Renzi, che considera “non adatto a governare”, e poi torna sul Cavaliere, oggi ancora una volta al centro della scena politica. “Ho sempre detto all’estero di fare attenzione, di non applicare meccanicamente formule di mortalita’ o di senescenza a tutte le personalita’ della politica italiana e devo dire che la tenacia, la determinazione, la fiducia in se stesso che riesce a trasmettere Berlusconi sono ammirevoli“. Grande la ammirazione di Monti per l’energia dell’uomo di Arcore.
Monti osserva: Berlusconi e Renzi, tutti e due, “hanno moltissima fiducia in se stessi, ma ho l’impressione che il primo riesca a trasmetterla piu’ del secondo”. Insomma, Silvio è più bravo dell’ex sindaco di Firenze a trasmettere la propria sicurezza e determinazione.
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