Il PdL, e con esso intendendo tutti i dirigenti attuali e quelli eletti alle ultime elezioni, non ha necessità di essere formattato. Di norma, come tutti noi sappiamo, si formatta un disco fisso che non funziona bene, che è andato in tilt. Il PdL non è in queste gravi condizioni, come erroneamente ci vogliono far intendere i "furbetti del partito". C’è confusione e paura di perdere i privilegi, questo sì. Il problema grosso, quello più importante, è che Berlusconi, come tutti i ricchi (non è un’accusa, per carità), si circonda sempre delle persone sbagliate. Viene attorniato, e lui questo lo permette perchè fiducioso ed in buona fede, da veri affaristi che della e dalla politica riescono a tracannare soldi, prebende, incarichi, sicurezza del futuro, potere. Tutto sulle e alle spalle di Berlusconi che, ignaro di quali personaggi abbia attorno, dà fiducia e vera amicizia, si fida ciecamente.
Ben vengano i giovani che sostengono le tesi del rinnovamento e del ringiovanimento del PdL: Alessandro Cattaneo, leader dei formattatori, e, qui in Sardegna, Mauro Pili, il quale cerca di innovare e rinnovare il PdL non solo con i suoi discorsi nuovi e con la sua voglia di andare oltre l’attuale bestiario, ma con azioni indirizzate alla tutela vera del Popolo Sovrano.
Ritengo però che il rinnovamento passi anche attraverso la condivisione e l’accettazione della cruda realtà da parte di Berlusconi che, già fortemente deluso da Alfano e dai tanti "berluscones" che lo hanno puntualmente tradito, ha forti difficoltà a dare fiducia ad altri. Credo che, visto il panorama politico e la selva dei personaggi in campo (sempre gli stessi in tutti gli schieramenti), quello che può rinnovare e rilanciare il PdL, ma anche tutta la politica nazionale ed internazionale, sia lo stesso Berlusconi il quale, una volta "buttati fuori" i suoi "sanguisuga politici", può ricreare quelle condizioni ottimali per una crescita ed uno sviluppo di politiche riformiste davvero.
Un altro appunto e chiudo: il ragionamento sui magistrati, e sul loro ormai evidentissimo accanimento, NON deve farlo Berlusconi, o solo lui, bensì gli altri politici del PdL che davvero credono nella innocenza del loro responsabile politico e che avrebbero dovuto mobilitare tutte le sezioni, i circoli, le aggregazioni facenti parte del partito per sottolineare il problema. Invece, è sotto gli occhi di tutti, si aspetta che venga costretto a ritirarsi per prenderne il posto! Non deve funzionare così.
Se abbiamo le palle usiamole, nell’ambito della legalità naturalmente. Berlusconi dovrebbe iniziare a "pescare" i nuovi e prossimi parlamentari direttamente dal "popolo" riducendo le quote dedicate agli industriali, ai banchieri (la rovina del popolo…), ai cortigiani e a quanto altro. Venga in mezzo al popolo, quello che soffre tutti i giorni, quelli che hanno difficoltà a pagare gli affitti, le bollette. Quelli che hanno seri problemi a far sposare i propri figli ed a garantire loro un tetto sicuro. Venga in mezzo alle partite IVA e venga nelle sedi delle associazioni di volontariato continuamente sotto ricatto da parte di amministratori scaltri che chiedono sostegno elettorale in cambio di erogazioni e contributi, previsti oltretutto dalle leggi. Parli con il popolo Berlusconi, non con quelli che tendono a nascondergli la realtà dei fatti! Ecco, solo così e solo con Berlusconi è possibile rinascere e rilanciare la politica "del fare". Ditemi dove sbaglio.
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