La condanna inflitta a Silvio Berlusconi, sorprendente per il suo carattere eccessivamente punitivo di comportamenti più che di veri reati, parla di poteri in perenne conflitto di interessi: e non ci riferiamo alla solita tiritera diventata bandiera della sinistra, ma ad interessi ben più importanti per gli italiani, quelli di un Paese reale che fatica a trovare la spinta e sprofonda nella recessione, e quelli di un Paese surreale, rappresentato dal teatrino della politica, incapace di uscire da una sceneggiatura stantia sempre più avvelenata, in cui si induce parte della popolazione a nutrire sentimenti di invidia e di rancore per chi ha successo o e’ più fortunato. Alla sinistra piace piangere e, come si suol dire, allattare allo Stato-mamma; e un Berlusconi cui piace piacere e godersi la vita, almeno finora, certamente stravolge quella filosofia. Va abbattuto, mantenendo viva la memoria delle sue "malefatte" senza soluzione di continuita’. Vanno in questa direzione le continue riproposizioni di storie e storielle antiche su di lui, che tutte le reti ripropongono nella versione il più possibile boccaccesca.
Certi settori della magistratura politicizzata sono permeati da una cultura di giustizialismo talebano che comincia a far paura anche al cittadino moderato e cattolico, portato a ritenere che i vizi privati e le pubbliche virtù possano riguardare la sfera morale e non quella giudiziaria, finche’ non si identifica un reato.
In tempi in cui lo slogan di moda è "vietato vietare", in cui l’orgoglio gay, l’eutanasia, l’aborto, la liberalizzazione delle droghe "leggere" e della prostituzione vengono classificati come diritti civili "sacrosanti" e il relativismo morale e’ la bandiera dei progressisti, sembra che l’unico peccatore che induce pericolosamente alla devianza sia Silvio Berlusconi. Le vecchie beghine di destra e di sinistra ne sono scandalizzate e ne pretendono lo scalpo: forse perche’ colpirne uno significa educarne cento? Macche’! Il sesso e il denaro continueranno a spadroneggiare, in politica e non solo; e in ogni famiglia che si rispetti si educheranno le fanciulle (e anche i maschietti) ad approfittare per tempo del loro potere di seduzione per trovare il pollo da spolpare. Berlusconi? L’unico peccatore che non merita perdono.
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