Guglielmo Epifani, leader Pd, intervistato dal quotidiano La Repubblica, rispondendo a Berlusconi e Alfano che considerano "impensabile e costituzionalmente inaccettabile" la decadenza del Cavaliere, afferma: “il Pd respinge con forza qualunque ricatto o ultimatum del Pdl. Quella di Berlusconi non è una questione democratica, sull’agibilità politica del Cavaliere non si tratta". Per Epifani "l’unica cosa davvero inaccettabile, in tutta questa vicenda, è la motivazione che spinge Berlusconi a far saltare il tavolo. Vorrei dire una volta per tutte che in gioco non c’è alcuna "questione democratica". C’è solo da uniformarsi alle regole dello Stato di diritto, rispettando la separazione dei poteri, se non vogliamo diventare una Repubblica delle banane".
In Giunta in Senato "il Pd rispetterà la legge. Ma è chiaro che voteremo sì. Io non ho mai avuto dubbi, né per il voto palese in giunta né per il voto segreto in aula. Tra di noi non ci saranno franchi tiratori. E questa decisione non nasce dal fatto che vogliamo eliminare per via giudiziaria un avversario politico, cosa che in via di principio va sempre esclusa. Lo facciamo invece perché è giusto così e perché questo è ciò che ci impone il principio di legalità. Nessun giustizialismo da parte nostra, ma nessun salvacondotto per chiunque. Ed è la stessa cosa che abbiamo fatto quando si è trattato di valutare i comportamenti della nostra parte".
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