Silvio Berlusconi dalla notte scorse è ricoverato al San Raffele di Milano per controlli post Covid. Fonti azzurre riferiscono infatti che il Cavaliere sia alle prese con gli strascichi del Coronavirus: da qui la necessità di una degenza prolungata. Debolezza, un po’ di affanno, fastidiosi dolori per lo più alle articolazioni, mani e gambe, anche notturni, sono i sintomi che di solito colpiscono chi è guarito ma ha avuto un’alta carica virale e che vanno periodicamente monitorati, specialmente negli over 80.
Raccontano che a Villa San Martino sia stata allestita una stanza ad hoc per continuare la terapia post Coronavirus e che il ritorno al San Raffaele per ulteriori controlli era già stato previsto, su consiglio dei medici.
Ancora una volta tornano a circolare voci discordanti sul suo stato di salute e persino sull’orario del ricovero. C’è chi dice che sia stato portato d’urgenza nella notte in ospedale. Chi, invece, assicura che sia entrato in ospedale intorno alle 5 del mattino ed è stato visto uscire dalla macchina affaticato, sorretto dalle guardie del corpo e dal medico curante, il professor Alberto Zangrillo. Chi, invece, parla di un ricovero programmato, perchè la sua situazione clinica (il Cav è alle prese con gli effetti del cosiddetti Long Covid) prevedeva un ritorno a breve nel nosocomio milanese. Voci che mandano in fibrillazione Forza Italia, sempre più disorientata dall’assenza del loro leader dalla politica attiva.