Silvio Berlusconi in una intervista a La Stampa dice di Matteo Renzi: “Spero rifletta e impari dalla sconfitta. Ma per ora non ho visto molti segni di cambiamento”.
Il Cavaliere fa il suo ragionamento: “Il governo Renzi ha impostato un bilancio in deficit, quindi creando ulteriore indebitamento, non per fare investimenti o per rilanciare lo sviluppo, ma per distribuire promesse di denaro a pioggia in vista del referendum. Quel progetto è fallito, ma sono rimasti i conti da pagare, per il governo Gentiloni e per tutti gli italiani. Come si comporterà il nuovo esecutivo in questa difficile partita è tutto da vedere: credo però che la scelta di evitare affermazioni roboanti che poi non si è in grado di sostenere sia un apprezzabile segnale di serietà”.
L’Ue ci ingiunge di fare una manovra correttiva di 3,4 miliardi di euro? “In questa vicenda si sommano due torti, uno europeo e uno italiano. Entrambi vanno al di la’ della responsabilita’ contingente del governo Gentiloni, che si trova a gestire una situazione che ha ereditato”.
“Il torto dell’Europa – osserva – e’ quello di applicare un rigore burocratico e formalistico, che non tiene conto ne’ delle esigenze dello sviluppo, ne’ delle particolari condizioni dell’Italia, dall’emergenza profughi a quella dei terremoti”, dall’altro lato, “il governo Renzi ha impostato un bilancio in deficit, quindi creando ulteriore indebitamento, non per fare investimenti o per rilanciare lo sviluppo, ma per distribuire promesse di denaro a pioggia in vista del referendum. Quel progetto e’ fallito, ma sono rimasti i conti da pagare”.
L’era Trump? “Io da un lato vedo con molto favore il ritorno ad una collaborazione con la Russia di Putin che per l’America e tutto il mondo libero dev’essere un amico e un alleato, non certo un nemico. Dall’altro vedo tutti i rischi di un ritorno all’isolazionismo. Sarebbe un grave errore, se accadesse, sia per il mondo intero, ma anche per l’America”.
Infine, parlando dell’astensione della Lega sul voto su Tajani all’Europarlamento, nota: “Sono rimasto molto deluso. Non credevo che la Lega potesse essere indifferente nella scelta fra un moderato espressione del centro-destra e un esponente del Pd sostenuto da tutta la sinistra. Faccio fatica a capire, ma non voglio polemizzare: per me le ragioni dell’alleanza sono piu’ importanti”.
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