Un fiume di reazioni e di comunicati sulle agenzie di stampa. Tutti interventi targati PdL. Il partito si stringe intorno a Silvio Berlusconi e ad Angelino Alfano. Cos’è successo? Ricapitoliamo.
Su alcuni giornali di oggi vengono riportate affermazioni del Cavaliere, nelle quali l’uomo di Arcore esprime perplessità sulla possibilità che Alfano, attuale segretario PdL, possa essere il prossimo candidato premier. Affermazioni che però l’ex premier si affretta a smentire, fin dalle prime ore di questa mattina: parla di “presunte dichiarazioni” su Alfano, che “non rispondono assolutamente al mio sentire”. A Bruxelles, alla stampa estera e a quella italiana, precisa Berlusconi, non ho dichiarato quanto pubblicato oggi sui giornali. Quindi, sottolinea il Cav, l’attuale segretario PdL resta il mio candidato premier: “Alfano è il più giovane leader tra quanti oggi esistono in Italia ed e’ stato eletto per un grande progetto di cambiamento, in un momento difficile che sta gestendo con indiscussa capacità. Quando saremo chiamati a scegliere il nostro candidato premier, lo faremo sì attraverso lo strumento delle primarie, ma io – ribadisce con forza l’ex presidente del Consiglio – ho già detto e ripetuto che sosterrò lui, Angelino Alfano".
E’ bastato questo chiarimento per scatenare un fiume di reazioni nel partito. Così Maurizio Gasparri, presidente dei senatori PdL, ricorda che con Alfano “stiamo lavorando ad unire il fronte dei moderati in vista delle elezioni”. Il segretario del partito “raccoglierà il consenso di tantissimi italiani” alle primarie. “Tutti noi, Berlusconi per primo, siamo convinti che con una forte squadra intorno riuscirà a vincere questa appassionante e difficile sfida".
Interviene anche Fabrizio Cicchitto, capogruppo PdL alla Camera, secondo cui quello su Angelino Alfano “è un investimento, fatto in primo luogo da Berlusconi, che è stato ed è condiviso da tutto il gruppo dirigente del Pdl, quali che siano le origini politiche, l’età’, il ruolo svolto ieri e oggi da ognuno di noi".
Daniele Capezzone, portavoce PdL, osserva: “Il Pdl e Silvio Berlusconi hanno scommesso sul futuro in positivo, e questa sfida sta suscitando impegno e passione. Nel 2013, semmai, saranno i leader entrati in Parlamento trent’anni prima, cioè nel 1983, ad avere qualche difficoltà a proporsi come innovatori”.
Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, conferma: “Siamo tutti convinti e orientati per Alfano, stiamo tutti lavorando per quello". E Roberto Formigoni, governatore della Lombardia, commenta: “Terremoto nel PdL? Noi la giudichiamo, al contrario, una stagione di grande vivacità, di grande partecipazione”.
Gli interventi dell’ex ministro Raffaele Fitto – “da Berlusconi parole chiare su Alfano” -, di Stefania Prestigiacomo – “futuro dei moderati è targato Alfano” -, di Altero Matteoli – “bene precisazione di Berlusconi su Alfano”, e di altri big ed esponenti vari del partito, sono tutti dello stesso tenore: tutti dalla parte di Angelino Alfano.
A questo punto, probabilmente ha ragione Giancarlo Galan: “Perchè non diciamo che oggi grazie alla stampa abbiamo fatto le prove generali delle primarie? Ecco il risultato: lo abbiamo sempre appoggiato e così continueremo a fare. Alfano è il nostro candidato”.
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