Silvio Berlusconi inciampa, cade e si fa male a un labbro. Tutto è successo all’esterno di un locale, a Portofino, dove il Cavaliere si era recato per festeggiare il compleanno di suo figlio Piersilvio. Il leader di Forza Italia ha scelto di farsi medicare alla Madonnina di Milano per la ferita al labbro superiore riportata dopo la caduta.
Nel frattempo davanti alla clinica La Madonnina di Milano, dove a Berlusconi sono stati applicati due punti di sutura, oltre a fotografi e cameraman, si sono radunati anche alcuni curiosi.
L’uomo di Arcore ha la pelle dura. “Niente di grave, e’ una sciocchezza” ha detto il suo medico curante, professor Alberto Zangrillo, commentando il piccolo incidente.
Nel tardo pomeriggio Silvio Berlusconi è stato dimesso dalla clinica milanese “La Madonnina”. L’ex premier è uscito dalla struttura con un fazzoletto sul viso, a coprire la ferita, e dopo essere salito in macchina ha fatto un cenno di saluto ai cronisti che gli chiedevano notizie sulle sue condizioni fisiche.
CENTRODESTRA UNITO
Intanto il leader di Forza Italia continua a fare campagna elettorale. In un videomessaggio inviato in occasione di una manifestazione azzurra, sottolinea: “Con proposte serie affidate a persone credibili le elezioni si vincono”, “per farlo occorre un centrodestra unito e coeso – continua -, nel quale ci sia posto per le sensibilita’ di tutti, che sappia ascoltare le paure, la rabbia, il disagio di molti cittadini, quello che i signori della sinistra liquidano come ‘populismo’ e che invece e’ un sentimento autentico, legittimo, diffuso. Ma soprattutto occorre un centrodestra chiaro nel suo profilo liberale e riformatore, fortemente ancorato ai valori cristiani, capace di esprimere progetti seri e realizzabili”.
“Le cose da fare sono molte. Il nostro compito e’ ricostruire questo Paese, il Paese nel quale crediamo e che amiamo a partire dalla vittoria alle prossime elezioni. Non possiamo lasciare l’Italia all’immobilismo del Pd ne’ all’avventurismo di Grillo. E’ un compito storico, quello che attende il centrodestra e Forza Italia in particolare, non meno importante di quello del 1994”.
“Per lottare contro la poverta’ nell’immediato sono assolutamente necessari interventi-tampone: noi pensiamo a quello che abbiamo definito reddito di inclusione, e che si basa sugli studi del grande economista americano Milton Friedman sull’imposta negativa sul reddito. Al di sotto di una certa soglia, non si pagano piu’ imposte allo Stato, ma e’ lo Stato che versa un aiuto in denaro al cittadino”. “Questa pero’ e’ solo una strada per affrontare le emergenze: per battere davvero la poverta’ – dice Berlusconi – c’e’ una sola strada, la crescita. Se l’economia cresce, la poverta’ si riduce”.
“C’e’ un solo modo per far ripartire l’economia: una forte, vera, profonda riduzione del carico fiscale su famiglie e imprese, una profonda riforma del fisco, introducendo la flat tax, l’imposta ‘piatta’ uguale per tutti che, pur salvaguardando il principio della progressivita’ grazie ad una quota esente iniziale significativa (nessuna tassa sui primi 13.000 euro di reddito), non soffoca la crescita e lo sviluppo. Meno tasse sulla famiglia, meno tasse sull’impresa, nessuna tassa sulla prima casa, sulla prima auto, nessuna imposta di successione, che e’ una tassa su ricchezze che sono gia’ state tassate. E’ – aggiunge Berlusconi – il nostro progetto per far ripartire l’economia secondo quella che abbiamo definito l’equazione liberale della crescita. Meno tasse significano piu’ denaro alle famiglie per i consumi e alle imprese per gli investimenti, quindi piu’ occupazione, avviando un circolo virtuoso alla fine del quale, poiche’ si allarga la platea dei contribuenti, lo Stato non ci rimette, per quanto ogni cittadino, individualmente, paghi meno tasse”.
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