“Gli italiani sono stanchi: sono finiti i tempi di chi ‘ce l’ha duro’ e ripercorrerli e’ un errore, soprattutto se l’età rimarca senza pietà i peggiori difetti del carattere e i messaggi diventano un disco ripetitivo e monotono, nonchè rotto”. Così scrive la collega Genovese su questa testata, su Berlusconi. Mi dissocio completamente da questo atteggiamento da “dagli all’untore” solo perché la gran massa di comici, presentatori, buffoni di corte (che fanno soldi a palate in quella Rai che noi tutti paghiamo) si sono gettati sul filone del “massacriamo Berlusca!”. Lo confesso: avevo deciso di non votare, come forma di manifestazione contro “tutto” l’apparato politico incapace di procedere di “qualsiasi passo” verso un miglioramento strutturale sia qualitativo, “quantitativo”, che procedurale. Insomma, parliamoci chiaro: questo governo tecnico non solo non è riuscito a procedere di un solo passo innanzi (province, decurtazione stipendi, diminuzione parlamentari,…), ma ha aumentato, invece enormemente, le tasse. Non solo: le vecchie guardie si sono installate ed hanno piazzato altri “catafalchi” della intellighenzia italiana economico-professorale (non votati dagli italiani), quali santoni, guru, onnipotenti guaritori, mentre – e questa è forse la realtà dei fatti – proprio quel vitello sacrificale di Berlusconi è riuscito a realizzare qualcosa di positivo, durante il suo periodo di conduzione, cercando perfino di dimostrarlo in TV, se l’avessero fatto parlare!
Ma ora che tutti gli sbandati politicanti si sentono in diritto di saltare su quel carrozzone a binario unico di stampo dittatoriale, fascistoide, di un professore che non è mai sceso dalla propria cattedra, solo perché i suoi modi sono garbati e calibrati nel parlare, espressi da un leggero movimento della bocca che centellina la tenue risatina con sarcasmo nel fraseggio, intervallato da pause riflessive e snervanti, nell’emettere un’opinione mai chiara, mai concludente, mai indicante una direzione sicura,… ora, insomma che quella sperduta parte di nullafacenti come un Montezemolo (non ha mai lavorato in vita sua) o di un voltagabbana di professione Fini, accompagnati dal fumetto Casini, si sentono autorizzati a far fronte comune in un calderone di misto lesso assurdo … ora, … proprio ora e proprio a causa loro, devo ammettere che quel vecchio scanzonato puttaniere, scassa pignatte, assurdo, stravagante, folle ed illogico Cavalier Berlusconi (potrebbe godersi i propri miliardi in santa pace in qualche isola del pacifico) mi sta tornando incredibilmente simpatico!!!
Bisogna ammetterlo: sembra un etereo Don Chisciotte che combatte i draghi italiani del Nulla, i mulini parolai di professione che non hanno mai combinato nulla. Persino il PD si sta sfasciando, avendo già perso qualche buon elemento ammaliato ed ipnotizzato dagli incantatori professorali di serpenti in qualità di ministri che pregano nei meeting e piangono quando ti aumentano le tasse!!
E questo evanescente Monti, senza dire e fare, (anzi facendo pagare, in soldoni, cara, la propria presenza agli italiani) è omaggiato da tutto il mondo e dall’Europa. Ma gli italiani se lo sono chiesto perché? Ma perché se “c’era lui”, Berlusconi, col cavolo che le banche tedesche e francesi avrebbero chiuso in attivo in quel modo, con le sovvenzione dei sacrifici italiani (e della economia mediterranea in generale). A risanare l’economia italiana come ha fatto Monti, sarebbe stato capace perfino mio nipotino di 13 anni. Manteniamo l’apparato sovvenzionato dalle tasse, facciamo pagare l’IMU ed ora proponiamo di tassare i grandi capitali. Questo è solo l’inizio. C’è qualcosa di peggio del Comunismo: il catto-social-comunismo, nella quale filosofia, l’economia è indirizzata, contrabbandata da libera, idealizzata e fatta digerire con la scusa del sociale. Tutti più poveri è più bello (ma in Paradiso).
“Aridatece er Bunga, bunga!”.
Discussione su questo articolo