Silvio Berlusconi torna a parlare dopo il risultato delle Amministrative e lo fa con un’intervista al Giornale. Secondo il leader di Forza Italia il presidente del Consiglio Matteo Renzi sta "dimostrando di essere uno statalista e non un liberale: il suo obiettivo è un controllo forte del governo sulle leve economiche del nostro Paese".
Il Cavaliere sostiene che "il sogno del ‘Partito della Nazione’ è finito con le elezioni regionali. Il Pd è e rimane un partito di sinistra, che persegue, in modo più o meno moderato, politiche socialdemocratiche. Proprio quelle politiche che sono in crisi in tutta l’Europa. Vedasi negli ultimi giorni la Danimarca. Questa sinistra europea e italiana non è più in grado di rappresentare il futuro".
SALVINI ABILE, SEMPRE IN TV "Salvini è abile, dinamico, spregiudicato: è ogni giorno in giro per l’Italia e in televisione, e sa che ogni sua provocazione è destinata ad essere rilanciata e moltiplicata, con l’effetto di fargli pubblicità anche da parte di chi pensa di contraddirlo. E’ un valore aggiunto per il centrodestra. Il leader di Forza Italia invece, a causa di una sentenza assurda che verrà ribaltata dalla Corte di giustizia europea, è stato costretto al silenzio, tenuto lontano dalle televisioni, impossibilitato a muoversi sul territorio. In queste condizioni, è naturale che Forza Italia sia calata e la Lega sia cresciuta. Comunque la leadership del centrodestra, al momento, non è un problema all’ordine del giorno". Silvio esclude una futura alleanza Grillo-Salvini: "Assolutamente no, sarebbe rovinosa per entrambi".
MODERATI AL GOVERNO Le prossime elezioni politiche porteranno i moderati alla guida del Paese. "Ne sono sicuro" afferma Berlusconi, e spiega come evolverà Forza Italia: "In ogni città, in ogni provincia, ci sono centinaia di azzurri che ogni giorno lavorano con lealtà, con generosità, con disinteresse, per difendere la nostra libertà. Sono le persone che ogni volta che partecipo a un incontro pubblico mi fanno sentire, con il loro abbraccio, la loro fiducia, il loro calore, il loro entusiasmo. Con loro Forza Italia va avanti come parte essenziale dell’unione del centrodestra. L’altra parte è la Lega. A noi, alla ottima classe dirigente che ho cresciuto, tocca organizzare l’area dei moderati, dei liberali, il centro del centrodestra, quella che poi vince davvero in tutt’Europa. Forse occorrerà realizzare un contenitore più ampio, del quale Forza Italia e la Lega siano parte, che si rivolga non solo ai partiti, ma anche alle associazioni, ai gruppi, ai movimenti di opinione, ai cittadini non organizzati in partiti. Il nostro primo obbiettivo – voglio ripeterlo – è quello di ridare un motivo serio per tornare a votare agli italiani che hanno disertato le urne. Per riuscirci, mi impegnerò personalmente, ma tutte le forze che si riconoscono nel centrodestra devono saper rinunciare a qualche loro convenienza per imboccare un cammino comune fatto di lungimiranza e generosità verso l’Italia e verso gli italiani".
MILANO Per le elezioni a sindaco di Milano – ma anche per una possibile candidatura a Roma – "stiamo individuando dei candidati con una rilevante esperienza imprenditoriale disposti a mettere questa esperienza al servizio della loro città e dei loro concittadini".
CHI VOTA COL GOVERNO VIA DAL PARTITO “E’ normale che in un movimento possano esserci opinioni diverse sulle linee da seguire, ma se la minoranza non riesce a convincere la maggioranza sulla sua tesi, deve adeguarsi alla tesi della maggioranza o, altrimenti, lasciare il partito". Il Cav aggiunge: "Di Fitto e dei suoi si è già parlato troppo". E sui rapporti con Ncd precisa: "Non esiste un caso-Alfano, esiste una forza politica i cui membri si dicono di centrodestra, hanno una storia politica di centrodestra, sono stati eletti con il centrodestra sotto il simbolo ‘Berlusconi Presidente’ ma oggi consentono a un governo di sinistra, sempre meno apprezzato dagli italiani, di andare avanti. Questa è una contraddizione che prima o poi dovrà finire. So che molti di loro vogliono tornare da noi. Ma deve essere chiaro che il futuro del centrodestra è alternativo alla sinistra".
BASTA NAZARENO Un Nazareno due? "Per la verità non capisco come possa essere nata una simile ipotesi. Siamo convintamente all’opposizione e nulla è cambiato da quando abbiamo dovuto rinunciare alla collaborazione con il Partito democratico. E’ ovvio che se il Partito Democratico presentasse in Parlamento qualche miglioramento della legge elettorale, o della riforma costituzionale, noi voteremmo a favore di quella norma, come voteremmo qualsiasi provvedimento, da chiunque proposto, che giudicassimo positivo per il Paese”.
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