Ore concitate per le due anime del Pdl, dopo l’accelerazione impressa da Silvio Berlusconi sulla convocazione del Consiglio nazionale. Da entrambe le parti e’ febbrile la raccolta di firme sui rispettivi documenti. I ‘governativi’ si sono visti oggi pomeriggio al senato per fare il punto sulla raccolta firme al documento. Al momento, viene spiegato, sarebbero oltre 310 le sottoscrizioni raccolte al documento in otto punti, nel quale tema centrale e’ il sostegno al governo anche dopo il voto sulla decadenza di Berlusconi da senatore. Alla riunione non era presente Angelino Alfano, mentre vi avrebbero preso parte alcuni ministri.
Intanto il dibattito interno al PdL continua. Proprio in vista del congresso, Micaela Biancofiore, berlusconiana doc, spiega: “Alfano e’, purtroppo per lui e tutti noi, un autolesionista che dal 1 luglio 2010 ha sperperato ogni patrimonio politico donatogli dal Presidente Berlusconi, dal consenso del primo partito italiano al suo mandato di segretario, dal patrimonio di risorse umane alla linea politica unitaria. Al suo rapporto privilegiato ed invidiato con Silvio Berlusconi. La verita’ e’ che Alfano ha lo spudorato coraggio, lui, di parlare di liste di proscrizione, predica unita’ mentre pratica epurazioni”.
Manuela Repetti, senatrice azzurra, commenta: “Il consiglio nazionale dovrebbe essere un’occasione di confronto per ritrovare l’unita’ attorno a Berlusconi. Disertarlo ne sancirebbe l’impossibilita’. Così come mi pare piuttosto bizzarra la proposta del voto segreto che non e’ previsto e servirebbe solo ai vili per nascondersi".
Maurizio Lupi, a margine della conferenza programmatica dell’Ugl in corso a Roma: “Il consiglio nazionale del 16 novembre puo’ essere una grande opportunita’ e occasione di unita’ del nostro partito, continuo a credere in questo. Mi spiace che chi si dica lealista pensi a tutto meno che all’unita’ del partito. Quando si pensa a lavorare seriamente per l’unita’ del nostro partito, riconosciuta la leadership di Berlusconi, non si pensa a disertare. Mi dispiace ma non faccio la gara a chi vuole essere piu’ falco dei falchi. Non ci sono traditori, non ci sono lealisti piu’ lealisti del re, ma persone che volendo bene al Paese, al partito e al Presidente Berlusconi vogliono lanciare, con Berlusconi, una grande sfida per il futuro".
Il Cavaliere accelera dunque. Silvio ostaggio dei falchi? Altero Matteoli risponde così: “tutti conoscono perfettamente Berlusconi e sanno che nella sua vita non è mai stato ostaggio di nessuno. Chi dice queste cose fa torto alla propria intelligenza. Berlusconi non farà nulla se prima non riunirà gli organi. Berlusconi farà delle proposte e gli organi decideranno". E sul dopo-Berlusconi: "Non lo può decidere Berlusconi. Berlusconi decide finché è capo. Quando non sarà più il capo è chiaro che decideranno gli altri. È un’ipotesi, questa, di cui francamente oggi non si parla. Berlusconi è fortemente in campo e ci vuole restare".
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