"Il Senato esiste da duemila anni. I senatori non erano brave persone neanche ai tempi dell’antica Roma. Ma come si può pensare di ridurre e cambiare il Senato in due settimane? E’ una cosa veramente assurda". Così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, intervistato da Tgcom24, criticando la "volontà dichiarata di avere comunque l’approvazione della legge prima del 25 maggio. Ma credo questa volontà sia forse stata superata. Ora tendono ad avere l’approvazione dei provvedimenti di base in commissione".
"Oggi abbiamo una macchina burocratica che ci costa più del 30% rispetto a quello che costa negli altri Paesi e diventa una vera ossessione burocratica", ha osservato il leader azzurro, che poi ha sottolineato: “Quando all’opposizione siamo stati noi abbiamo fatto sempre un discorso diverso di responsabilità. Abbiamo sempre esaminato la sostanza dei provvedimenti proposti. Ora abbiamo un presidente del Consiglio eletto senza il consenso democratico. Se l’avessimo fatto noi sarebbe scoppiata la rivoluzione. Ma se Renzi ci dice che è disposto a intervenire sugli assetti istituzionali, noi dobbiamo rispondere che siamo d’accordo". "Per ora – aggiunge – si parla solo della riforma del Senato. Le altre due situazioni sono quella della riforma del Titolo V della Costituzione e la riforma della legge elettorale. C’erano dei punti accettati, ma poi Renzi ha fatto marcia indietro, probabilmente costretto dai piccoli partiti".
Proprio quei piccoli partiti che secondo Berlusconi “non ragionano mai guardando all’interesse generale ma solo a quello particolare, che si risolve nell’ambizione politica dei loro piccoli leader e all’interesse a garantirsi il mestiere della politica”.
Ancora sulle riforme: serve una riforma "che dia al presidente del Consiglio gli stessi poteri dei suoi colleghi", che ci sia "una sola camera dimezzata nel numero dei suoi componenti", che cambi "il sistema di elezione della corte costituzionale". Inoltre bisogna che "i cittadini possano eleggere il presidente della Repubblica. Se così fosse avremmo presidenti diversi da quelli che ci sono stati ora".
L’INTERVISTA A RADIO ANCH’IO Continua la campagna mediatica di Berlusconi in vista delle Europee. Dopo essere intervenuto a Tgcom24, l’ex Cavaliere ha ripetuto gli stessi concetti anche durante una lunga intervista a Radio anch’io, nella quale però ha approfondito alcuni altri temi.
"Per far ripartire la crescita e lo sviluppo non bastano decisioni al nostro interno, occorre che ci sia un intervento della politica europea, con un cambiamento forte della politica monetaria. Ci sono anche situazioni precise, come quella del deficit al 3 per cento e come quella del fiscal compact, su cui noi dobbiamo pretendere una moratoria o addirittura l’eliminazione ad esempio del fiscal compact, perche’ le condizioni dell’economia sono cambiate rispetto a quando sono state decise queste due situazioni e dobbiamo utilizzare la moratoria per diminuire le tasse".
Silvio Berlusconi non esclude un possibile sostegno di Forza Italia alla maggioranza di Governo dopo le Europee. "Dovremmo guardare a quello che succederà nell’economia e non escludo che per il bene del Paese ci sia la possibilita’ di stare tutti insieme per prendere delle decisioni".
Il testo governativo della riforma del Senato e’ "inaccettabile", secondo l’uomo di Arcore. "Non abbiamo avuto difficolta’ a dirci d’accordo sui tre punti che ci sono stati presentati: diminuzione delle spese, non elezione diretta dei senatori, no a necessita’ di voto sulla fiducia. Poi – riassume Berlusconi – e’ successo che, senza consultarci, Renzi ha fatto approvare dal consiglio dei ministri un assetto del Senato assolutamente inaccettabile. Ha presentato questo progetto in Senato, nessuno e’ stato d’accordo, ne’ il Pd ne’ noi". "Con questo progetto – ha detto Berlusconi – si trasforma il Senato in dopolavoro per i sindaci in gita turistica a Roma. Quindi nel secondo incontro ho fatto presente a Renzi la nostra indisponibilita’ ad accettare la loro proposta e lui si e’ detto disponibile a un tavolo in cui nostri e loro tecnici decidessero una diversa conclusione". “Se in questa situazione Renzi proponesse a noi le nostre riforme noi diremo sì".
"L’idea di uscire dall’euro mi pare avventurosa ma se non dovessimo riuscire a cambiare la politica della Bce e dell’Ue sara’ la realta’ ad imporre a noi, alla Francia, all’Irlanda e al Portogallo, l’uscita dall’euro per ritornare alla nostra moneta". "Concordo con l’idea francese di svalutazione del dollaro – ha anche detto il leader di Forza Italia – va cambiata la politica monetaria con la possibilita’ per gli Stati di stampare la moneta".
Marina entrerà in politica? ”Da sempre ho lasciato decidere ai miei figli quello che intendono fare, ma ho sconsigliato tutti i miei figli di entrare in una politica come questa”. ”Quello che e’ capitato a me – ha aggiunto – li ha motivati, ma i leader politici non si allevano in batteria, devono essere scelti dal popolo dei moderati”.
"Renzi ha un deficit di credibilita’ perche’ non e’ stato eletto e questo gli pesera’ moltissimo con i leader europei".
Silvio Berlusconi non vuole telecamere quando inizierà i servizi sociali alla Clinica Sacra Famiglia di Cesano Boscone. "Guardo con piacere alla possibilità di passare del tempo con persone colpite dalla sfortuna e dalla malattia e che soffrono. Finirà che mi tratterò molto di più del tempo necessario". Alla domanda se sa già cosa gli toccherà fare, Berlusconi risponde: "Alcune cose le so e ho in serbo una grande sorpresa perché sono andato a fondo sui sistemi di cura che si possono applicare".
”Grillo ha un’aspirazione precisa, quella di diventare dittatore di questo Paese, come accaduto con altri personaggi nella storia che promettevano la Gerusalemme in terra”. Per l’ex presidente del Consiglio il leader del Movimento 5 Stelle ”non ha soluzioni in positivo” e ”se dovesse sciaguratamente prendere il potere sarebbe una vera tragedia per tutti”. Quindi Berlusconi ha invitato ”coloro che sono delusi e arrabbiatissimi con la politica” ”a votare Fi”.
"C’e’ una cosa assolutamente certa: i moderati gia’ al 50% sono delusi da questa politica e non votano, c’e’ poi un 15% infuriato e votera’ Grillo, i moderati non possono piu’ stare alla finestra e non occuparsi del nostro destino. L’appello che rivolgiamo a tutti i moderati e’ quello di dire preoccupatevi di quello che sta succedendo, non potete piu’ disinteressarvi del nostro e vostro comune destino".
"Si stanno usando sondaggi come mezzi per influire sulla campagna elettorale" ma "non sono conformi al vero i sondaggi che vedono Fi sotto il 20%". "Credo ai sondaggi di cui ho conoscenza – ha aggiunto – che mi danno in salita a più del 21%. E’ miracoloso, essendo stato lontano dalla comunicazione: devo dire che è sorprendente rimanere al 20% contro le presenze in video degli altri protagonisti soprattutto di Renzi". Berlusconi fa notare che se al 21% di Fi si aggiungono i voti di Fratelli d’Italia, di Ncd e della Lega "restiamo in testa come coalizione di centrodestra".
”Non e’ utile e possibile che la sicurezza sia affidata alle societa’ di calcio. Tutte presentano bilanci difficili, molti in deficit, non potrebbero permetterselo e mai avrebbero la competenza necessaria”: così Berlusconi parlando delle proposte del ministro dell’Inteno, Angelino Alfano, dopo le violenze delle tifoserie calcistiche dello scorso sabato a Roma. ”L’inasprimento dei Daspo e’ utile – ha aggiunto – ma va applicato ai tifosi che lo meritano”.
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