Ennesimo attacco di Beppe Grillo ai partiti e al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, colpevoli – secondo il comico genovese – di voler riformare la legge elettorale per impedire al Movimento 5 Stelle di governare e per spianare la strada a un Monti-bis. Occhio, però, ha sottolineato Grillo, perché in questo modo si va contro la legislazione europea e si rischia una condanna della UE.
Sul suo blog, il “megafono” del M5S scrive: “Napolitano, che non ci dorme la notte, e i partiti vogliono cambiare in corsa le regole del gioco elettorale, un attimo prima della fine della legislatura dopo aver ignorato la questione dal 2006. Quando scappa, scappa". "Questo comportamento e’ condannato dal Consiglio di Stato europeo", ha spiegato, "nel documento di ‘Codice di buona condotta’ rilasciato a Strasburgo il 23 maggio 2003, la Commissione Europea per la Democrazia attraverso il Diritto ha sancito per quanto attiene livelli normativi e stabilita’ del diritto elettorale, al punto 2b, che ‘gli elementi fondamentali del diritto elettorale, e in particolare del sistema elettorale propriamente detto, la composizione delle commissioni elettorali e la suddivisione delle circoscrizioni non devono poter essere modificati nell’anno che precede l’elezione, o dovrebbero essere legittimati a livello costituzionale o ad un livello superiore a quello della legge ordinaria’". “Se venisse sciaguratamente approvata la legge elettorale poco prima delle elezioni, l’Italia subirebbe sicuramente una grave condanna dalla Ue, come successo recentemente alla Bulgaria per lo stesso motivo. La Costituzione dovrebbe prevedere in futuro che ogni variazione della legge elettorale sia soggetta a referendum, non agli interessi dei partiti". La conclusione di Grillo? Sempre la stessa: “ci vediamo, comunque, in Parlamento. Sara’ un piacere".
VELTRONI RINUNCIA ANCHE A 9MILA EURO VITALIZIO? Grillo poi se la prende, in un altro post, con Valter Veltroni, che ha annunciato nelle scorse ore di non volersi ricandidare. Scrive il giullare genovese: “Con la speranza che si tolga veramente dai piedi, vorremmo sapere se, oltre alla candidatura, rinuncera’ anche al vitalizio di 9.014 euro mensili".
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