"I cittadini con il referendum del 1993 avevano sancito la fine del finanziamento pubblico ai partiti, i partiti se ne sono fregati. Li hanno chiamati rimborsi, ma in realta’ sono finanziamenti a fondo perduto, come dimostra uno studio di OpenPolis. Negli ultimi 20 anni i partiti (tutti tranne il M5S che ha rinunciato a 42 milioni di euro) hanno preso 2,4 miliardi di soldi pubblici e ne hanno speso 700 milioni". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog.
"I restanti 1,7 miliardi che fine hanno fatto? Sono scomparsi in un buco nero? O in un fondo nero? In conti all’estero? Sotto il materasso? Dove sono? Una verifica fiscale sui conti dei politici e degli imprenditori legati alla politica negli ultimi 20 anni deve essere fatta il prima possibile – aggiunge il leader del M5S -. No al redditometro, si’ al politometro! Devono restituire fino all’ultimo centesimo. E poi un bel bonus agli italiani dalle casse dei partiti. Ci devono 2,5 miliardi (ho aggiunto gli interessi) di finanziamenti pubblici illegittimi, gli elettori sono circa 50 milioni: 50 euro a testa. Lo chiameremo Bonus 5 Stelle, una tantum, offrono i partiti".
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