Alla trasmissione radiofonica “La Zanzara”, Giovanni Guerisoli, ex segretario amministrativo Cisl, accusa Beppe Grillo di avere preso nel 1999 dieci milioni in nero “per partecipare all’assemblea della Cisl” durante una Festa dell’Unità. Il giullare ligure volle quei soldi “senza ricevute”, specifica il sindacalista, “e noi abbiamo pagato”. Guerisoli, segretario nazionale amministrativo della Cisl dal 1994 al 2002, sotto la gestione di Sergio D’Antoni, racconta: "Era il 1999, mi pare, era uno show a Numana, in provincia di Ancona. Dopo lo spettacolo lo pagai soldi in mano, a lui di persona".
Proprio in questi giorni il guru del Movimento 5 Stelle aveva chiesto al Pd come avesse pagato lo show di Roberto Benigni alla festa del partito a Reggio Emilia: “Tutti soldi pagati dagli spettatori”, ha risposto il manager del comico toscano.
IL COMICO GENOVESE QUERELA In ogni caso Grillo non ci sta e annuncia querela nei confronti di Guerisoli: "L’accusa mossami da Giovanni Guerisoli sui 10 milioni cash in nero e’ totalmente infondata. Sara’ querelato dai miei avvocati al piu’ presto", scrive su Twitter.
IL PD: RIDACCI I TUOI CACHET – C’è anche Lino Paganelli, il responsabile eventi e feste democratiche del Pd, che un tempo (nemmeno troppo lontano) si chiamavano Feste dell’Unità, a commentare il passato fiscale di Beppe Grillo. "Lui – dice Paganelli – non è di primo pelo, ha calcato le scene dei palasport e delle feste dell’Unità. Se solo ora ha problemi con i cachet che gli sono stati pagati, fa sempre in tempo a restituirli. I nostri bilanci sono certificati al centesimo e pubblicati in rete. Non so invece come si finanzi il movimento Cinque Stelle".
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