Ciò che tutti gli Italiani aspettavano dovesse accadere da un po’ di tempo a questa parte si è concretizzato, loro malgrado. La benzina ha varcato il traguardo dei due euro al litro. È quanto si evince leggendo il listino prezzi di almeno due distributori lungo la A14. La colpa è del rincaro del greggio come dell’aumento delle tasse sul carburante. Ma sveliamo fino in fondo la risposta alla domanda che molti italiani si stanno ponendo di sovente. Perché la benzina ci costa così tanto?
Iniziamo dicendo che la verde e il gasolio costano rispettivamente il 18% e il 25% in più rispetto al gennaio 2011 (400 euro in più a famiglia nell’arco di un anno). Chiarito ciò proseguiamo affermando che il 50% dell’introito viene goduto dal fisco. Le tasse ci costano 1 euro su 2 ogni litro.
In realtà il prezzo della benzina lievita gradualmente, passo dopo passo aumenta sempre di più. Appena estratto dal suolo il petrolio è tassato dalla compagnia di perforazione che paga al produttore una super-royality di 60 cent a litro, il noleggio della petroliera invece costa 2,5 centesimi al litro. Stesso prezzo trasformare il greggio in raffineria, tali e quali anche le spese di logistica. La compagnia ha il suo guadagno netto senza parlare del guadagno che pur dovrebbe avere il distributore stesso.
Come la prenderebbero gli italiani se sapessero che parte delle tasse che pagano sulla benzina sono destinate a finanziare, 77 anni dopo, la guerra d’Etiopia, altre servono per risanare la crisi del Canale di Suez? Meno peggio quelli destinati ai fondi cassa devoluti per catastrofi naturali come il terremoto in Irpinia ad esempio. Ed ora per finire ci si è messo anche il Decreto ‘salva Italia’.
E come la prenderebbero gli Italiani se sapessero che in Venezuela, dove il governo fa pagare solo le spese effettive, la benzina costa 10 centesimi al litro?
Chi ci guadagna? Le grandi compagnie petrolifere, gli Stati produttori, i paesi dell’Opec. Il petrolio ha prodotto 3 miliardi di utili ai signori del Golfo Persico. La cosa certa è che oggi come oggi per noi italiani è diventato un lusso anche andare a lavorare con la propria automobile, a dispetto degli stipendi che sono congelati o addirittura impoveriti e trattenuti; le spese diventano sempre più soffocanti.
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