Un bacio per combattere la cultura dell’odio. Era questo il messaggio che il gruppo Benetton voleva trasmettere con i nuovi maxi manifesti, apparsi stamani a Roma e a Milano. La campagna pubblicitaria ("Unhate") pero’, nonostante le intenzioni, e’ davvero choc e Benetton non e’ nuovo alle provocazioni fotografiche (l’elenco di quelle firmate da Olivieri Toscani e’ davvero lungo). Lo choc e’ ancora piu’ forte quando tra le foto proposte a Roma, vicino a Citta’ del Vaticano, si vedono intenti in un bacio sulle labbra, il Papa e l’imam Ahmed Mohamed el-Tayeb, della moschea di Al-Azhar al Cairo (il piu’ importante e moderato centro di studi islamico sunnita al mondo). Pronta la protesta del Vaticano e il gruppo veneto decide di ritirare quindi la campagna.
"Ribadiamo che il senso di questa campagna e’ esclusivamente combattere la cultura dell’odio in ogni sua forma – dichiara un portavoce di Benetton Group -. Siamo percio’ dispiaciuti che l’utilizzo dell’immagine del Pontefice e dell’Imam abbia cosi urtato la sensibilita’ dei fedeli. A conferma del nostro sentimento abbiamo deciso con effetto immediato di ritirare questa immagine da ogni pubblicazione".
La Santa Sede aveva duramente criticato l’iniziativa "per un uso del tutto inaccettabile dell’immagine del Santo Padre, manipolata e strumentalizzata nel quadro di una campagna pubblicitaria con finalita’ commerciale". "Si tratta – aveva spiegato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi – di una grave mancanza di rispetto per il Papa, di un’offesa dei sentimenti dei fedeli, di una dimostrazione evidente di come nell’ambito della pubblicita’ si possano violare le regole elementari del rispetto delle persone per attirare attenzione per mezzo della provocazione". Ma le polemiche sono arrivate anche dall’associazione di telespettatori cattolici Aiart ("e’ un’offesa al cattolicesimo, ma anche un’offesa a tutti quei pubblicitari che ricercano messaggi innovativi") e da Rocco Buttiglione, presidente Udc, che aveva liquidato i manifesti come "volgarita’ noiosa".
Tra i baci, oltre a quello tra Papa Ratzinger e l’Imam Ahmed Mohamed el-Tayeb, anche quello tra Barack Obama e il leader cinese Hu Jintao, tra il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy.
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