Per trasformare il più classico dei kolossal in uno show a 360° sono arrivati da Istanbul 780 costumi con stoffe: canti, balli, combattimenti con spade vere e corse con quadrighe trainate da cavalli.
Dopo il successo a Londra e in Germania, lo spettacolo diretto da Philip Wm. McKinley – regista di musical del calibro di Spiderman e Hair – è sbarcato anche a Roma.
Ben Hur Live sarà alla Nuova Fiera di Roma (padiglione 13) dal 29 settembre fino a novembre, per sei giorni a settimana.
Lo spazio dedicato allo spettacolo è di 10 mila metri quadrati. "E’ come un film dal vivo che cambia ogni giorno. Il teatro va verso il pubblico ed è questo il futuro degli spettacoli negli Stati Uniti e in Europa", spiega in conferenza stampa il regista McKinley che aggiunge: "Quando mi hanno chiamato per questo lavoro avevo altri impegni, poi ho saputo che era a Roma e ho detto di sì: è il posto perfetto per Ben Hur!".
"Questo show racconta non solo l’amicizia di due amici diventati nemici, ma anche la nascita della cultura occidentale, non poteva non passare per Roma", dice il produttore tedesco Rolf Deyhle che ha lavorato anche per Cats e l’organizzazione dei Mondiali di calcio.
Entrambi non si sbilanciano però sui costi di produzione: "Meno di Spiderman", dice vago il regista. La colonna sonora è affidata a Stewart Copeland, che dopo i Police si è dedicato alle colonne sonore dei film (ne ha scritte 60, tra cui Wall Street e 9 settimane e 1/2) e alla musica popolare italiana, visto il suo grande interesse per la pizzica e la Notte della Taranta.
Nel musical tante le sonorità mediterranee e arabe. "Sono suoni che ho nella mia testa perché sono cresciuto in Libano e in Egitto. E questa storia è eccitante come il rock", racconta il musicista che ha lavorato con l’Orchestra di Bratislava.
"E’ stata una bella sfida, scrivere per i film è diverso", aggiunge. "Il musical invece é uno spettacolo in movimento che si comprime e si espande e bisogna creare l’atmosfera giusta".
"Sono l’unico italiano a partecipare a questa produzione e ne sono onorato, raramente ho visto spettacoli così", dice entusiasta Luca Ward, voce narrante dello show, che a grande richiesta in conferenza stampa ha recitato quello che è oramai un suo cavallo di battaglia, la frase "al mio segnale scatenate l’inferno" pronunciata dal suo Gladiatore-Russel Crowe.
I protagonisti principali di di Ben Hur Live non sono italiani: sono Sebastian Thrun, Jantien Euwe, Michael Knese. Il cast di ballerini ha invece attinto risorse dal nostro Paese "bravi come a Broadway", li ha definiti il regista McKinley.
Lo spettacolo è prodotto da New Art Concerts e organizzato in Italia da The Base, i biglietti si possono acquistare su www.ticketone.it.
Per trasformare il più classico dei kolossal in uno show a 360° sono arrivati da Istanbul 780 costumi con stoffe: canti, balli, combattimenti con spade vere e corse con quadrighe trainate da cavalli.
Dopo il successo a Londra e in Germania, lo spettacolo diretto da Philip Wm. McKinley – regista di musical del calibro di Spiderman e Hair – è sbarcato anche a Roma.
Ben Hur Live sarà alla Nuova Fiera di Roma (padiglione 13) dal 29 settembre fino a novembre, per sei giorni a settimana.
Lo spazio dedicato allo spettacolo è di 10 mila metri quadrati. "E’ come un film dal vivo che cambia ogni giorno. Il teatro va verso il pubblico ed è questo il futuro degli spettacoli negli Stati Uniti e in Europa", spiega in conferenza stampa il regista McKinley che aggiunge: "Quando mi hanno chiamato per questo lavoro avevo altri impegni, poi ho saputo che era a Roma e ho detto di sì: è il posto perfetto per Ben Hur!".
"Questo show racconta non solo l’amicizia di due amici diventati nemici, ma anche la nascita della cultura occidentale, non poteva non passare per Roma", dice il produttore tedesco Rolf Deyhle che ha lavorato anche per Cats e l’organizzazione dei Mondiali di calcio.
Entrambi non si sbilanciano però sui costi di produzione: "Meno di Spiderman", dice vago il regista. La colonna sonora è affidata a Stewart Copeland, che dopo i Police si è dedicato alle colonne sonore dei film (ne ha scritte 60, tra cui Wall Street e 9 settimane e 1/2) e alla musica popolare italiana, visto il suo grande interesse per la pizzica e la Notte della Taranta.
Nel musical tante le sonorità mediterranee e arabe. "Sono suoni che ho nella mia testa perché sono cresciuto in Libano e in Egitto. E questa storia è eccitante come il rock", racconta il musicista che ha lavorato con l’Orchestra di Bratislava.
"E’ stata una bella sfida, scrivere per i film è diverso", aggiunge. "Il musical invece é uno spettacolo in movimento che si comprime e si espande e bisogna creare l’atmosfera giusta".
"Sono l’unico italiano a partecipare a questa produzione e ne sono onorato, raramente ho visto spettacoli così", dice entusiasta Luca Ward, voce narrante dello show, che a grande richiesta in conferenza stampa ha recitato quello che è oramai un suo cavallo di battaglia, la frase "al mio segnale scatenate l’inferno" pronunciata dal suo Gladiatore-Russel Crowe.
I protagonisti principali di di Ben Hur Live non sono italiani: sono Sebastian Thrun, Jantien Euwe, Michael Knese. Il cast di ballerini ha invece attinto risorse dal nostro Paese "bravi come a Broadway", li ha definiti il regista McKinley.
Lo spettacolo è prodotto da New Art Concerts e organizzato in Italia da The Base, i biglietti si possono acquistare su www.ticketone.it.
Per trasformare il più classico dei kolossal in uno show a 360° sono arrivati da Istanbul 780 costumi con stoffe: canti, balli, combattimenti con spade vere e corse con quadrighe trainate da cavalli.
Dopo il successo a Londra e in Germania, lo spettacolo diretto da Philip Wm. McKinley – regista di musical del calibro di Spiderman e Hair – è sbarcato anche a Roma.
Ben Hur Live sarà alla Nuova Fiera di Roma (padiglione 13) dal 29 settembre fino a novembre, per sei giorni a settimana.
Lo spazio dedicato allo spettacolo è di 10 mila metri quadrati. "E’ come un film dal vivo che cambia ogni giorno. Il teatro va verso il pubblico ed è questo il futuro degli spettacoli negli Stati Uniti e in Europa", spiega in conferenza stampa il regista McKinley che aggiunge: "Quando mi hanno chiamato per questo lavoro avevo altri impegni, poi ho saputo che era a Roma e ho detto di sì: è il posto perfetto per Ben Hur!".
"Questo show racconta non solo l’amicizia di due amici diventati nemici, ma anche la nascita della cultura occidentale, non poteva non passare per Roma", dice il produttore tedesco Rolf Deyhle che ha lavorato anche per Cats e l’organizzazione dei Mondiali di calcio.
Entrambi non si sbilanciano però sui costi di produzione: "Meno di Spiderman", dice vago il regista. La colonna sonora è affidata a Stewart Copeland, che dopo i Police si è dedicato alle colonne sonore dei film (ne ha scritte 60, tra cui Wall Street e 9 settimane e 1/2) e alla musica popolare italiana, visto il suo grande interesse per la pizzica e la Notte della Taranta.
Nel musical tante le sonorità mediterranee e arabe. "Sono suoni che ho nella mia testa perché sono cresciuto in Libano e in Egitto. E questa storia è eccitante come il rock", racconta il musicista che ha lavorato con l’Orchestra di Bratislava.
"E’ stata una bella sfida, scrivere per i film è diverso", aggiunge. "Il musical invece é uno spettacolo in movimento che si comprime e si espande e bisogna creare l’atmosfera giusta".
"Sono l’unico italiano a partecipare a questa produzione e ne sono onorato, raramente ho visto spettacoli così", dice entusiasta Luca Ward, voce narrante dello show, che a grande richiesta in conferenza stampa ha recitato quello che è oramai un suo cavallo di battaglia, la frase "al mio segnale scatenate l’inferno" pronunciata dal suo Gladiatore-Russel Crowe.
I protagonisti principali di di Ben Hur Live non sono italiani: sono Sebastian Thrun, Jantien Euwe, Michael Knese. Il cast di ballerini ha invece attinto risorse dal nostro Paese "bravi come a Broadway", li ha definiti il regista McKinley.
Lo spettacolo è prodotto da New Art Concerts e organizzato in Italia da The Base, i biglietti si possono acquistare su www.ticketone.it.
Per trasformare il più classico dei kolossal in uno show a 360° sono arrivati da Istanbul 780 costumi con stoffe: canti, balli, combattimenti con spade vere e corse con quadrighe trainate da cavalli.
Dopo il successo a Londra e in Germania, lo spettacolo diretto da Philip Wm. McKinley – regista di musical del calibro di Spiderman e Hair – è sbarcato anche a Roma.
Ben Hur Live sarà alla Nuova Fiera di Roma (padiglione 13) dal 29 settembre fino a novembre, per sei giorni a settimana.
Lo spazio dedicato allo spettacolo è di 10 mila metri quadrati. "E’ come un film dal vivo che cambia ogni giorno. Il teatro va verso il pubblico ed è questo il futuro degli spettacoli negli Stati Uniti e in Europa", spiega in conferenza stampa il regista McKinley che aggiunge: "Quando mi hanno chiamato per questo lavoro avevo altri impegni, poi ho saputo che era a Roma e ho detto di sì: è il posto perfetto per Ben Hur!".
"Questo show racconta non solo l’amicizia di due amici diventati nemici, ma anche la nascita della cultura occidentale, non poteva non passare per Roma", dice il produttore tedesco Rolf Deyhle che ha lavorato anche per Cats e l’organizzazione dei Mondiali di calcio.
Entrambi non si sbilanciano però sui costi di produzione: "Meno di Spiderman", dice vago il regista. La colonna sonora è affidata a Stewart Copeland, che dopo i Police si è dedicato alle colonne sonore dei film (ne ha scritte 60, tra cui Wall Street e 9 settimane e 1/2) e alla musica popolare italiana, visto il suo grande interesse per la pizzica e la Notte della Taranta.
Nel musical tante le sonorità mediterranee e arabe. "Sono suoni che ho nella mia testa perché sono cresciuto in Libano e in Egitto. E questa storia è eccitante come il rock", racconta il musicista che ha lavorato con l’Orchestra di Bratislava.
"E’ stata una bella sfida, scrivere per i film è diverso", aggiunge. "Il musical invece é uno spettacolo in movimento che si comprime e si espande e bisogna creare l’atmosfera giusta".
"Sono l’unico italiano a partecipare a questa produzione e ne sono onorato, raramente ho visto spettacoli così", dice entusiasta Luca Ward, voce narrante dello show, che a grande richiesta in conferenza stampa ha recitato quello che è oramai un suo cavallo di battaglia, la frase "al mio segnale scatenate l’inferno" pronunciata dal suo Gladiatore-Russel Crowe.
I protagonisti principali di di Ben Hur Live non sono italiani: sono Sebastian Thrun, Jantien Euwe, Michael Knese. Il cast di ballerini ha invece attinto risorse dal nostro Paese "bravi come a Broadway", li ha definiti il regista McKinley.
Lo spettacolo è prodotto da New Art Concerts e organizzato in Italia da The Base, i biglietti si possono acquistare su www.ticketone.it.
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